Un esemplare del Tre Lire di Toscana, il francobollo emesso il 1° gennaio 1860 dal Governo Provvisorio di Toscana, è stato venduto per 114 mila euro nel corso della tradizionale asta filatelica Bolaffi dell’11 e 12 dicembre 2014.
A rendere questo esemplare uno dei francobolli italiani più desiderati al mondo concorrono l’estrema rarità – si conoscono pochissimi esemplari nuovi e due sole lettere affrancate – e il fascino storico: il 1° gennaio 1860, quando il Granducato di Toscana aveva ormai abbandonato Firenze e, prima del completamento dell’unificazione nazionale, il Tre Lire di Toscana fu il primo francobollo con la sigla ‘IT’ di Italia, la prima attestazione della nascente nazione italiana.
Il successo del Tre Lire di Toscana è la punta di diamante di una vendita di grande successo che conferma la vivacità del mercato dei francobolli da collezione, con un realizzo complessivo di 3 milioni di euro e oltre l’80% dei lotti venduti. Solido il mercato dei francobolli degli Antichi stati preunitari, dove il 60 crazie del Granducato di Toscana ha raggiunto quota 55 mila (da 25 mila di base).
Molto ricercati anche i francobolli esteri, con la vendita totale dei primi francobolli francesi e l’aggiudicazione di due delle massime rarità del Commonwealth: l’esemplare nuovo del 2 pence “Tyrian Plum” del 1910 aggiudicato a 84 mila euro e il 500 dollari di Giorgio V del 1921 per gli “Straits Settlements” della Malesia, passato di mano per 81 mila euro.
Giulio Filippo Bolaffi, ad del gruppo Bolaffi, ha commentato: «Le grandi rarità si confermano un porto sicuro per i nostri clienti in fuga da tassi d’interesse quasi pari allo zero e oggetti che rappresentano un solido bene rifugio anche per le generazioni future».