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Le anticipazioni della Galleria Sarti a Tefaf Maastricht 2015

La Galleria Sarti  parteciperà alla prossima edizione della fiera TEFAF di Maastricht che si svolgerà dal 13 al 22 marzo 2015. Presenterà in anteprima due straordinari dipinti: “Sansone si libera dopo che Dalila lo ha legato a terra per i capelli”, considerato il capolavoro di Bernardino Mei e un rarissimo dipinto di Defendente Ferrari, Virgo Lactans, proveniente da una collezione privata.

Bernardino Mei, (Siena 1612-Roma 1676) Sansone si libera dopo che Dalila lo ha legato aterra per i capelli Circa 1657. Olio su tela, cm 216x185.
Bernardino Mei, (Siena 1612-Roma 1676)
Sansone si libera dopo che Dalila lo ha legato aterra per i capelli
Circa 1657. Olio su tela, cm 216×185.

Il dipinto presenta in primo piano le figure monumentali di Sansone e Dalila. La storia non è quella costantemente raffigurata della donna che recide i capelli all’eroe, ma un momento precedente, raro nell’iconografia. Si tratta dell’episodio in cui Sansone, dopo che Dalila gli aveva legato i capelli mentre dormiva, si risveglia liberandosi rabbiosamente della presa. Il pittore raffigura Sansone a terra con sette trecce attorcigliate a un chiodo solidamente fissato al suolo, e legate con trame di telaio.

Gli altri attori del quadro recitano il loro ruolo: Cupido esce in volo dalla scena, con l’atteggiamento di un bimbo che si nasconde per la vergogna di aver fatto nascere e crescere l’amore di Sansone verso Dalila.
Sotto Cupido è la fantesca consumata dal tempo, che ha un gesto di stupore forte, ma non violento, quale si addice ad una persona avanti nell’età.

Al centro Dalila si allontana scompostamente da Sansone per evitare di essere travolta dall’atto di liberazione dell’eroe. Con lo sguardo lo fissa nella sua smorfia di rabbia, con l’aria di chi sa che prima o poi otterrà il segreto per sconfiggere la sua forza. Sotto di lei l’eroe si divincola steso sul suo mantello rubizzo, che si srotola a terra come un tappeto Sansone urla di rabbia come una fiera imprigionata, si divincola, con gli arti metà al suolo e metà in aria, senza abbandonare la presa della sua clava formata da una mascella d’asino, con le mani ed i piedi rugosi come quelli di un contadino e con lo stesso carnato brunastro di chi lavora sotto il sole.

Defendente Ferrari
Defendente Ferrari
(Chivasso (vicino a Torino), c. 1480/1485 – 1540)
Virgo Lactans Circa 1525.
Olio su tavola, 85 x 58 cm

L’opera raffigura la Vergine che allatta il bambino sgambettante, disteso sulle sue braccia, col volto in leggera torsione, lo sguardo fisso rivolto verso l’osservatore, le gote, il palmo delle mani florido e i piedini paffuti arrossati nella freschezza puerile delle carni. La Vergine, stagliata dinanzi ad una mandorla fiammante, è ammantata entro un abbondante panneggio. La veste è animata dagli ampi galloni che ornano le maniche, larghe e frante, tipiche del Ferrari, con una scheggiatura geometrica. Il motivo della Virgo lactans ebbe una fortuna considerevole nella produzione piemontese della prima metà del Cinquecento.

Giovanni SARTI
137 rue du Faubourg Saint-Honoré,
75008 Paris
Tel. (33.1) 42 89 33 66 – Fax. (33.1) 42 89 33 77
Email: giovanni.sarti@wanadoo.fr
Web site : www.sarti-gallery.com

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