Musei in franchising. La mania che ha già contagiato Louvre e Guggenheim, che di recente hanno inaugurato le loro sedi ad Abu Dhabi, potrebbe aver fatto breccia anche nel cuore fiorentino degli Uffizi.
Al momento si tratta solo di un’idea che ha spinto Dario Nardella, sindaco di Firenze, ad intraprendere un viaggio a Ningbo, Nanchino e Shanghai con “l’obiettivo di potenziare i rapporti tra Firenze e le altre città” – come ha dichiarato lui stesso, aggiungendo che con il sindaco di Shanghai è emersa l’ipotesi di una succursale cinese del più grande museo fiorentino.
“La Cina è molto interessante perché è una nazione con centinaia di milioni di potenziali visitatori” – ha aggiunto Nardella in un’intervista ad ArtEconomy24. “Shanghai poi rappresenta la megalopoli di punta, e a questo si aggiunga anche il grande interesse dimostrato verso Firenze. L’idea è nata anche per questa ragione”.
In un nuovo viaggio, previsto per il 19 marzo, l’imprenditore tessile assiduo frequentatore della Cina, Mario Razzanelli, svilupperà la questione e la messa in cantiere di un distaccamento degli Uffizi in Cina potrebbe diventare realtà.
Nel frattempo, il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini ha chiesto di essere tenuto al corrente di tutte le possibili novità.
Certo, buona idea, con tutti i tesori che abbiamo nascosti nei sotterranei dei musei si potrebbero allestire molti altri musei, sotto lo stesso marchio di quelli che ha messo a disposizione i beni … l’aspetto critico è il modello di relazione da implementare in franchising. Speriamo bene, c’è un sacco di gente che crede di sapere come realizzare un progetto di franchising …