Nell’ambito della della mostra Da Brera alle Piramidi in corso alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, martedì 10 marzo alle ore 18.00 la Prof.ssa Patrizia Piacentini (Università degli studi di Milano) terrà la conferenza Dai papiri egizi alle carte egittologiche a Milano: due secoli di contatti fra l’Egitto e la città. Ingresso libero e appuntamento alla Mediateca Santa Teresa in Via della Moscova 28
La mostra “Da Brera alle piramidi” è sviluppata sull’attrazione e l’influenza, esercitata dalla civiltà egiziana sulla cultura italiana dal Rinascimento al XX secolo, sottolineando in particolar modo il gusto per l’Egitto nella storia dei diversi istituti del Palazzo di Brera e a Milano.
Sono esposte, dalle collezioni della Braidense, le tavole del Polifilo, realizzate alla fine del Quattrocento, con raffigurazioni di ispirazione egiziana riprese dai primi studi archeologici nella Roma rinascimentale, le interpretazioni dei geroglifici pubblicate nell’Horapollus, stampate come il Polifilo da Manuzio all’inizio del XVI secolo, gli Emblemi del milanese Alciato, ideati nei primi decenni del Cinquecento ad imitazione dei geroglifici, cercando di ricreare un linguaggio figurato universale.
La mostra presenta anche raffigurazioni di obelischi e piramidi utilizzati nelle architetture effimere commissionate dalla città di Milano al professore di retorica del Collegio gesuita di Brera, Emanuele Tesauro, nei primi decenni del Seicento, e le famose illustrazioni dagli studi sui misteri egiziani di Athanasius Kircher, autore di un nuovo tentativo di interpretazione della scrittura geroglifica, conosciuti attraverso le missioni orientali gesuite.
Accanto alle rarità bibliografiche, la mostra propone i bozzetti per la prima scaligera dell’Aida dell’Archivio Storico Ricordi ed alcune curiosità: un papiro, già parte delle raccolte di Brera, ora conservato presso le Collezioni civiche di Milano e una statua cubo che appartenne al pittore e Direttore dell’Accademia Giuseppe Bossi, una coppia di Sfingi del XVIII secolo oggi di proprietà privata, provenienti da un antico giardino siciliano e divertenti, immaginifici oggetti di gusto egizio, creati all’inizio del Novecento, quando l’egittomania si coniuga con il Deco. Gustose copertine ed illustrazioni di riviste testimoniano della diffusione della “passione-Egitto” nell’universo del romanzo e della letteratura popolare.