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Ad ARTELIBRO, “Michelangelo. La Pietà Vaticana” di Risaliti e Vossilla

Michelangelo, Pietà Vaticana Michelangelo, Pietà Vaticana

Venerdì 27 marzo alle ore 18, in occasione di ARTELIBRO – Festival del Libro e della Storia dell’Arte, sarà presentato il libro “Michelangelo. La Pietà Vaticana” di Sergio Risaliti e Francesco Vossilla. L’appuntamento sarà presso la Biblioteca del’Archiginnasio di Bologna, alla presenza di Elisabetta Sgarbi e del critico d’arte Stefano Zuffi. Durante l’incontro saranno proiettate alcun scene tratte dal film della Sgarbi “Il pianto della statua, Il compianto di Niccolò dall’Arca”.

Nell’autunno del 1497 Michelangelo aveva appena terminato a Roma il Bacco con satiro, prima scultura moderna dedicata a Dioniso: dio di forma umana, morto e risorto secondo i miti dei greci e dei romani. Fu allora che il cardinale Jean Bilhères de Lagraulas chiese a Michelangelo di scolpire “una Vergine Maria vestita con Cristo morto, nudo in braccio” per abbellire l’antica rotonda di Santa Petronilla.

Michelangelo, Pietà Vaticana
Michelangelo, Pietà Vaticana

Un salto di tema vertiginoso dalla mitologia pagana all’iconografia cristiana. In un anno appena, tra il 1498 e il 1499, Michelangelo vinse ‘la natura’ e si avvicinò a Dio, cavando dal marmo la Pietà.

Come scrisse Giorgio Vasari nel 1568: “certo è un miracolo che un sasso, da principio senza forma nessuna, si sia mai ridotto a quella perfezione, che la natura a fatica suol formar nella carne”.

Gli studi sull’arte di Michelangelo hanno poco affrontato i rapporti tra l’artista e i suoi committenti, per mettere in primo piano il fulgore geniale del maestro fiorentino. Sergio Risaliti e Francesco Vossilla affrontano invece la Pietà vaticana – opera tra le più ammirate di Michelangelo, già considerata nel Cinquecento uno dei vertici della statuaria di ogni tempo – concentrandosi in particolar modo sulla figura di Jean Bilhères de Lagraulas.

L’indagine permette, inoltre, di approfondire alcuni degli aspetti più originali della raffigurazione: la ‘sospensione della morte’, la sublimazione degli aspetti più drammatici dell’evento attraverso la bellezza del nudo di Gesù e la grazia del volto di Maria, la studiata anatomia e l’arduo tema dell’incarnazione. Gli autori rispondono ad altri quesiti. Dove fu posizionata la scultura in Vaticano? Perché Maria appare così giovane? Cosa ha spinto Michelangelo a firmare l’opera?

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