Incontro su Francis Bacon per il ciclo LEGGERE L’ARTE – BIOGRAFIE D’ARTISTA a Firenze, alla libreria Todo Modo. Per tutto il mese di aprile ogni martedì verrà approfondita, con l’intervento di critici ed esperti d’arte, una figura cardine dell’arte contemporanea italiana e internazionale.
Dopo Marcel Duchamp, protagonista della serata del 7 aprile, è in programma per martedì 14 aprile alle ore 18.30 un approfondimento dedicato a Francis Bacon.
Da un’amicizia durata quarant’anni nasce una biografia sui generis dedicata a Francis Bacon, redatta dal celebre amico Daniel Farson che, lungi dall’effettuare un’operazione da biografo tradizionale, riporta una verità quotidiana e ricchissima vissuta di persona a fianco del grande artista. Ne parlano durante l’incontro del 14 aprile, Virgilio Sieni e Sergio Risaliti.
Daniel Farson e Francis Bacon, amici dal 1951, anno in cui si conoscono nella viziosa e creativa Soho londinese, condividono vita ed esperienze per poco più di quarant’anni, un tempo incredibilmente lungo che consente a Farson – noto volto della tv e abile con la penna, essendo stato a 17 anni il più giovane giornalista parlamentare della House of Commons – di avere le credenziali per parlare della vita, ancor più che dell’arte, di Bacon. Il risultato è una biografia decisamente inusuale nel suo essere spietatamente sincera: Francis Bacon. Vita dorata nei bassifondi, edito da Johan & Levi.
Emerge, attraverso uno stile personale disinvolto e – coerentemente – tutt’altro che bene educato, un aspetto della vita di Bacon che fino ad ora non si è trovato nelle biografie e nei libri d’arte contemporanea: un Bacon eccessivo anche nella vita, così come straordinariamente nell’arte, la cui linea si snoda “dai bassifondi al Ritz” contemplando tutto ciò che sta fra i due estremi. Vita sfrenata, notti brave, omosessualità e frequentazioni di ogni genere compongono lo scenario quotidiano di un irlandese che odia gli irlandesi e il cattolicesimo degli intellettuali d’Irlanda.
Figlio di un velleitario e problematico allevatore di cavalli – da cui si trova a essere pericolosamente attratto – discendente dal Bacon filosofo, il giovane Francis lascia l’Irlanda e la famiglia “per bene” per portarsi a Berlino e Londra. Proprio a Londra, nel periodo del Blitz, col suo chiodo fisso per il pensiero di Nietzsche e l’allergia per la guerra – nonostante la sua natura attaccabrighe e litigiosa – passa le notti del coprifuoco a battere i bassifondi alla scoperta delle curiose creature maschili che vi si materializzano, e alla ricerca di una bisca dove giocare d’azzardo per ore, bevendo, spendendo tutti i soldi che ha in tasca, come la notevole somma – subito giocata al Casino di Montecarlo – che l’agente/amica Erica Brausen gli paga una volta per il dipinto Painting.
Sebbene Farson non si dilunghi nella descrizione dei dipinti di Bacon, i suoi commenti sono acuti e precisi. Bacon vive per il suo lavoro, la pittura occupa ogni minuto della sua vita cosciente: qualsiasi cosa colpiva la sua vista veniva pensata in termini di resa pittorica. Il caos che regna sempre nel suo studio, che Farson descrive in modo molto efficace, è una sorta di condizione necessaria alla creazione.
Nel racconto di Farson Bacon è definito violento, ottimista, anticattolico e miscredente, disinteressato alla vita dopo la morte e alla fama, sprezzante del titolo di cavaliere, “di umore variabile quanto un cielo inglese in estate”. Dopo oltre quarant’anni di amicizia, alla morte di Bacon Farson scrive sul Sunday Times: “Sia nella vita sia nell’arte non aveva eguali. Era un uomo unico, quasi venisse da un’altra epoca. Tutto in lui era diverso: la camminata attenta; il particolare modo di parlare; l’enfasi speciale con cui pronunciava le parole e che rendeva irresistibile la sua conversazione. Quando entrava in una stanza era un’epifania. Sentirò la mancanza del suo senso dell’umorismo e della sua disarmante risata”.
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Martedì 14 aprile 2015, ore 18.30
Francis Bacon
Libreria Todo Modo,
Via dei Fossi 15 rosso, Firenze,
T: 055 2399110
ingresso libero
I prossimi incontri:
Martedì 21 aprile: Piero Manzoni
Martedì 28 aprile: Yves Klein