Italia protagonista al Festival di Pechino. Apertura con i Taviani, Placido in concorso.
Era il 1994 e dall’Italia una Minaccia Bionda si abbatté sulla Cina, era Patty Pravo.
Un viaggio, la scoperta di un’energia e una musica proveniente da un altro mondo, un album con canzoni in cinese- Ideogrammi, registrato a Pechino e il primo disco di un artista forestiero ad essere stato pubblicato dalla casa discografica di Stato Cinese-, un documentario con Zhang Yuan (Diacessette anni, La guerra dei fiori rossi), concerti e un’esibizione in TV con un audience di oltre un miliardo di telespettatori.
Un progetto multimediale, Minaccia Bionda, che non ha mai visto la luce.
2015, Beijing, dopo 21 anni una nuova minaccia tutta italiana torna ad abbatersi sulla Cina, questa volta arriva dal mondo del cinema. Con tre titoli in Selezione Ufficiale, l’Italia torna ad essere protagonista della 5a edizione del Festival Internazionale del Film di Pechino (in programma dal 16 al 23 aprile).
Maraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani avrà l’onore (e l’onere) di essere il film di apertura del festival. Il nuovo lavoro dei due maestri verrà presentato in prima internazionale al pubblico dagli autori e da due degli interpreti, Jasmine Trinca e Lello Arena: la proiezione pechinese segnerá anche il lancio del film sul mercato cinese. Maraviglioso Boccaccio sarà infatti distribuito a inizio estate in più di mille copie dal distributore indipendente New Film Association.
La scelta di Michele Placido è stato invece selezionato per il Concorso Internazionale (15 film da 14 paesi, tutti in prima mondiale o internazionale). Anche per il nuovo lavoro di Placido, tratto da un dramma di Luigi Pirandello c’è un grande interesse da parte dei distributori locali. Ambra Angiolini, protagonista del film, sarà a Pechino insieme al regista e alla produttrice Federica Vincenti.
Una proiezione speciale di Torneranno i prati di Ermanno Olmi coronerà infine le presentazioni di cinema italiano della Selezione Ufficiale.
Marco Müller, alla sua prima esperienza come responsabile del programma internazionale, ha così commentato le selezioni: «Il Festival di Pechino continua a crescere. Grazie al sostegno di registi, produttori e esportatori è stato possibile mettere assieme, per la prima volta, una Selezione Ufficiale fatta tutta di anteprime mondiali o internazionali, che alterna ai maestri e ai nomi già confermati del cinema occidentale la scoperta di nuovi autori dal Sud e dall’Est del mondo. Sono particolarmente felice che anche dall’Italia tanto gli artisti che l’industria abbiano deciso di scommettere sul rinnovato evento pechinese»,