Nell’eccitazione delle aste newyorkesi di Christie’s e Sotheby’s, la competitor Phillips è rimasta in ombra. Se la Evening Sale ha totalizzato $97.2 milioni, l’attesa asta “curata” dal nostro Francesco Bonami “The Great Wonderful: 100 Years of Italian Art” del 13 maggio ha vistoto molti invenduti. Ben 24 lotti su 65.
Francesco Bonami, una delle firme più note della curatela italiana, ha seguito la scia della prima vendita curata di quattro anni fa della serie “Carte Blanche” di Philippe Ségalot che fruttò invece ben 137 milioni di dollari.
Il catalogo di Bonami era focalizzato non solo sull’Arte Povera, movimento italiano che oggi va per la maggiore, ma le opere erano state scelte con l’intento di dare spazio ad artisti meno conosciuti del panorama italiano moderno e contemporaneo, seguendo il filo conduttore della mostra “Italics“ organizzata a Palazzo Grassi a Venezia nel 2008.
Top price dell’asta Domenico Gnoli, che però è stato aggiudicato al di sotto delle stime: