“Ho i miei sogni, ho studiato per questo”. “Non mi imprigionare”. Amore mio, lascia che mi realizzi. “Io sono portata l’arte, ma lui non mi sostiene, non crede in me.” La prorompente, prosperosa (e pare studiosa e appassionata d’arte) Fanny non le manda a dire al suo SuperMario. Come riporta la Gazzetta, in una intervista esclusiva, sul numero di “Chi” in edicola domani, Fanny Neguesha lancia un appello al (ex?) campione, ancora “un po’ immaturo”. Povera Fanny, lui proprio non la capisce.
Mario sveglia! Sostieni il Picasso che c’è in lei!
Mario vorrebbe che io stessi a casa, pensassi a costruire una famiglia. Lui non mi sostiene, non crede in me: piazza delle barriere nella mia vita, nei miei progetti. Io nei suoi confronti non lo farei, non l’ho mai fatto: non mi permetterei mai di dirgli nulla sulla sua professione, su cosa deve e cosa non deve fare. Lui non vuole che vada in tv, non apprezza che in Francia la casa discografica Universal mi abbia messo sotto contratto per un disco che uscirà a settembre. Niente di niente. Che cosa faccio di male? Ho i miei sogni, ho studiato per questo. Perché non gioirne insieme?
Lei vuole l’amore, ma anche un uomo che la sostenga e condivida con lei gioie, dolori e la passione per l’arte. O perlomeno la appoggi nella carriera artistica.
Mario, mica devi accompagnarla al museo! Basta l’amore e la condivisione di coppia!
Tra la carriera e l’amore scelgo l’amore. Sempre. Ma ne deve valere la pena. Non deve essere un amore egoista, ma un amore generoso. Sogno, da grande, una famiglia e dei figli. Sarò una bravissima mamma: metterò i miei progetti nel cassetto e penserò alla famiglia. Mario? Lui mi ha già chiesto di fare un figlio, ma ai tempi mi sono fermata, non me la sono sentita. Oggi l’ho ritrovato, è vero, ma è sempre immaturo. Non posso essere solo io quella che fa sacrifici. Non può essere così. Si rovina quello che di bello c’è stato e ci potrà essere. Non ho ancora ripreso l’anello con cui mi aveva proposto di sposarlo. Lo lascio a lui, sospeso, sperando che entrambi troviamo la stessa strada.
L’affranta Neguesha viene incontro al suo campione, ma non vuole fingere per troppo tempo:
“Abbiamo ripreso a parlarci, a frequentarci e siamo tornati a vivere come al solito, tra alti e bassi. Lui vorrebbe che vivessi per lui, che stessi a casa con lui e stop. Ma io mi sento portata per la comunicazione, per l’arte: perché imprigionarmi? Io non gli direi mai: “Smetti di giocare per dieci anni”. Potrei fingere per un po’, ma non reggerei a lungo. Sono umana: vera, non finta.”
SuperMario non imprigionarla.
Che l’arte sia con voi.
Fanny e le sue “arti” sul suo profilo Instagram