30 giugno 2015, Londra
Dopo il prezzo record archiviato a maggio da Sotheby’s a New York con “Dschungel (Jungle)”, assegnato per $27.130.000, Sigmar Polke ritorna sul mercato con quattro opere all’asta da Christie’s.
L’occasione sarà l’asta londinese dedicata all’arte contemporanea, dove tra gli highlights, accanto ad un burning painting di Yves Klein e a due opere di Francis Bacon, compare “Mondlandschaft mit Schilf (Moonlit landscape with reeds)”, un paesaggio da cartolina firmato Sigmar Polke e stimato £3,5-4,5 milioni.
L’opera appartiene alla serie Stoffbilder, un gruppo di lavori pionieristici iniziati nel 1964 caratterizzati da una grande inventiva, immagini insolite e spesso ironiche, predominate da colori vistosi ed elementi decorativi di fantasia. Polke, considerato uno dei maggiori esponenti della Pop Art europea, amava sperimentare le più differenti tecniche, come dimostra quest’opera realizzata con una dispersione di diverse tinte generosamente applicate, direttamente dal tubetto, su una superficie luccicante in Lurex, costituita da due strisce di colori contrastanti, giallo nel registro superiore e rosa nel registro inferiore. L’artista gioca con i colori, con l’astrazione e l’illusionismo, e con pochi ed semplici elementi dà vita qui ad un paesaggio romantico illuminato dalla Luna, l’habitat perfetto per i suoi celebri aironi, protagonisti di altre tele.
“Mondlandschaft mit Schilf (Moonlit landscape with reeds)”, realizzata nel 1969, al culmine delle sperimentazioni sempre più astratte di Polke, appare come un codice morse. Una sequenza di trattini rettangolari viola, forti linee diagonali evocative dei giunchi, un disco bianco a immagine della Luna, e una serie linee e gocce di colore versate sul supporto direttamente dal tubetto per dipingere i riflessi della luna sul mare. Un perfetto mix tra astrazione e figurazione che rievoca la tecnica di Pollock e la forza cosmologica di Max Ernst, ma che si avvicina anche ai contemporanei Blinky Palermo e Gerhard Richter, anche loro impegnati nello stesso periodo nella rappresentazione di paesaggi.
Queste opere sono “zone di calma” – aveva affermato lo stesso Polke. Come nelle sue pitture di aironi, anche qui si manifesta una confusione intenzionale tra realtà illusoria e materiale. Un paesaggio lacustre al chiaro di luna, visto tra i giunchi su cui in passato si erano soffermati gli aironi delle sue tele. Un’opera che sembra raggiungere l’apice della serie Stoffbilder, ma che al tempo stesso con la sua astrazione e il suo giocoso artificio, sembra aprire la strada ad un nuovo mondo pittorico.
Di Sigmar Polke andranno all’incanto da Christie’s il prossimo 30 giugno anche “IK MACH DASS SCHON JE$S (I’ll take care of it, Je$s)”, un lavoro del 1972 stimato £2-3 milioni, e due “Untitled”, uno datato 1994 e valutato £600,000-800,000, e l’altro del 1992 proposto a £120,000-180,000.
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