Nulla di nuovo se si dice rivalità tra artisti. Ma David Hockney, intervistato dalla rivista tedesca Monopol Magazin, non ha peli sulla lingua quando si tratta di parlare (male) di Gerhard Richter.
“Ad essere onesti, non capisco Richter” – ha dichiarato l’artista inglese. “Le sue immagini sono molto belle, ma richiamano la belle peinture della Parigi anni ’50”. E per chi avesse scambiato l’affermazione per un complimento, Hockney specifica: “Dico in senso negativo”.
“Non vedo nessuna profondità nel suo lavoro” – continua il pop artist inglese. “Richter fa sempre le stesse cose con la spatola. Va bene, ma non ci vedo niente di straordinario! E non capisco come una sua tela possa valere $24 milioni!”
Un commento onesto e sincero o semplice rivalità? Chi può dirlo… Ma Hockney prosegue adulando il lavoro di Sigmar Polke, di Anselm Kiefer, del giovane artista Matthias Weischer e del movimento Leipziger Schule, concludendo che la Germania ha sempre avuto buoni pittori.
Nell’intervista Hockney ha inoltre parlato del suo lavoro e dei suoi progetti futuri, annunciando di essere appena uscito da un momento molto difficile dovuto alla morte del suo amico e assistente Dominc Elliott.