Sarà presentato domani, giovedì 16 luglio alle ore 19, alla Triennale di Milano il volume “Il Teatro Continuo di Alberto Burri” di Gabi Scardi.
Alla conferenza interverranno Claudio De Albertis, Presidente della Triennale di Milano, Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Bruno Corà, Presidente Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Alberto Toffoletto, Senior Partner di NCTM Studio Legale, Gabi Scardi, autrice del volume, Flavio Fergonzi, Università degli Studi di Udine.
Nel 1973, in occasione della XV Triennale, Alberto Burri progettò e realizzò nel Parco Sempione il Teatro Continuo. L’opera si presentava come una struttura palcoscenico ridotta all’essenziale. Era composta da una piattaforma sollevata da terra e da sei quinte laterali rotanti dipinte di bianco su una faccia, di nero sull’altra.
Collocato sull’asse ideale che collega il centro di Milano con Corso Sempione, il Teatro Continuo costituiva un cannocchiale prospettico che inquadrava e metteva in risalto la Torre del Filarete del Castello Sforzesco da un lato e l’Arco della Pace dall’altro.
Divenendo così parte integrante del Parco Sempione, l’opera si offriva come macchina scenica sempre predisposta per l’uso, libera sede, nel cuore di Milano, sia per attività e spettacoli artistici, sia per un utilizzo indipendente da parte di ognuno.
Con quest’opera Burri esprimeva il proprio vivo interesse per il teatro allargando la nozione di scena allo spazio urbano; e manifestava una decisa consonanza rispetto alla temperie culturale del momento, caratterizzata da una domanda di socialità e di condivisione e dalla tendenza a spostare l’operatività artistica dallo spazio deputato al contesto pubblico.
Fino al 1989 il Teatro Continuo è rimasto in situ e ha fatto parte di un insieme di particolare valore artistico e urbanistico comprendente i Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico e Accumulazione Musicale e Seduta di Arman, entrambi risalenti alla XV Triennale e tuttora presenti presso il Parco Sempione.
Nel 1984 Milano dedicava ad Alberto Burri un’ampia retrospettiva presso quel Palazzo Citterio che avrebbe dovuto diventare sede espositiva nell’ambito del progetto della Grande Brera. Nel 1989 l’opera, ormai degradata, veniva demolita. Il fatto interrompe bruscamente il rapporto tra Burri e la città. Nel 2008, a distanza di 25 anni, la Triennale di Milano dedica all’artista una grande mostra antologica intesa, tra l’altro, a ricucire questo rapporto. Documentando la vicenda del Teatro Continuo, la mostra ne rinnova la memoria e stimola l’idea di recuperarlo.
In seguito il Comune di Milano e la Fondazione La Triennale di Milano hanno accolto la proposta di reintegro dell’opera; proposta avanzata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri e da NCTM Studio Legale, già impegnato a sostegno dell’arte contemporanea con il progetto nctm e l’arte. Il rinato Teatro Continuo è stato donato al Comune di Milano e alla Triennale di Milano, che ne ha preso in carico la gestione e la manutenzione.
Il recupero è avvenuto sulla base dei disegni originali dell’artista, messi a disposizione dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri.
Il progetto è stato esaminato e autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano. La curatela scientifica del progetto è di Gabi Scardi.