Apre a Milano dal 12 agosto la mostra di street art “Urban Art Renaissance” (#UAR), nell’ambito del calendario di ExpoinCittà e in collaborazione con il Comune di Milano.
E’ un progetto che mira a rimettere l’uomo al centro e vuole far riflettere su un aspetto fondamentale del nostro tempo, ovvero la necessità di un nuovo Rinascimento. L’urban art ha, infatti, dimostrato che l’arte è la più alta forma di comunicazione, e la sua influenza può essere oggi il volano di un messaggio che invita a un nuovo Rinascimento.
Urban Art Renaissance (#UAR) sarà aperta dal 12 agosto fino al 23 settembre, ospitata in Fabbrica del Vapore, centro culturale della promozione e della creatività giovanile, nello spazio ex-locale Cisterne, un spazio su due piani, recente recupero industriale caratterizzato da ampie vetrate e da una balconata interna.
L’esposizione della Fabbrica del Vapore, con un allestimento suggestivo e di grande impatto, vuole offrire un codice per poter identificare l’idioma insito nell’Urban Art, soffermandosi sul comun denominatore tra artisti che provengono da vari luoghi del mondo e hanno scelto forme d’espressione tra le più varie.
“In ognuno di questi artisti si può trovare un invito a rimettere al centro l’essere umano. – dichiara Nicola Ballario, curatore della mostra – Ognuno di loro lo fa attraverso riferimenti tra i più diversi e disparati, a volte addirittura opposti: da C215, francese che propone opere fortemente teatrali che rimandano palesemente a Caravaggio, fino a D-Face, i cui rimandi sono da ricercare nei padri della Pop Art; oppure le critiche sociali di Pixel Pancho attraverso i suoi robot, e quelle di Etnik, che sceglie di edulcorare l’omologazione urbana per denunciarla o Hopnn che “rimprovera” il moderno sistema consumistico; e ancora le linee ondulate di 2501, che sottolineano il nomadismo culturale dell’artista, o quelle geometriche di No Curves; ironici, anche se con linguaggio molto differente, The London Police e Laurina Paperina, iconici i primi e fumettistica la seconda; poi due tra i più importanti e produttivi street artist australini: Reka, che predilige l’emotività con un fare quasi espressionista, e Rone, che ammicca a Todorov e al suo “la bellezza salverà il mondo; particolarmente significativa anche l’opera di Millo, autore che umanizza i contesti urbani”.
Dal 3 settembre la mostra si amplierà con le opere create dagli street artist studenti dell’Accademia di Brera.
I nomi della scena internazionale dell’Urban Art che nel corso degli anni si sono distinti, seppur con approcci molto diversi, per la forza del messaggio contenuto nei loro muri. Ognuno di questi artisti porta con sé un bagaglio di talento e di valori fortissimi: 2501 (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Etnik (Italia), Hopnn (Italia), Laurina Paperina (Italia), Millo (Italia), No Curves (Italia), Pixel Pancho (Italia), Reka (Germania – Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).
Fabbrica del Vapore
via G. C. Procaccini 4
20154 Milano (MI)
Orari apertura mostra: da mercoledì a domenica dalle 11.00 – 20.00
Biglietti
intero 8 euro, ridotto 5 euro