La sera del 12 agosto l’Unione Astrofili Italiani – in concomitanza con la maggiore intensità dello sciame meteorico delle Perseidi che dà origine al fenomeno delle stelle cadenti – terrà una lezione di astronomia osservando le costellazioni della volta celeste nell’area archeologica di Gabii.
L’evento, che si svolgerà dalle 20.30 alle 23.30, è a ingresso gratuito e solo su prenotazione fino a esaurimento dei 50 posti disponibili.
La serata è organizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’ Area Archeologica di Roma nella cornice del Santuario di Giunone Gabina. La stessa sera si tenterà la ricostruzione della mappa stellare della notte in cui venne edificato il luogo di culto.
Prenotazioni entro l’11 agosto: 06 2261887, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.00)
ssba-gabii@beniculturali.it
È fortemente consigliato l’uso di scarpe comode e un eventuale seggiolino o coperta per la seduta.
Punto d’incontro: via Prenestina Nuova Km. 2, all’altezza del distributore TAMOIL- Ristorante Gabii.
GABII
L’ area archeologica dell’antica città di Gabii è localizzata a circa 20 chilometri da Roma, al XII miglio della Via Prenestina antica, in origine denominata Gabina, sul ciglio meridionale del cratere di Castiglione, un corpo eccentrico del complesso vulcanico dei Colli Albani occupato sino alla fine del XIX secolo – epoca in cui fu prosciugato – da un lago di origine vulcanica noto come “lacus Buranus o Sanctae Praxedis” o ancora come lago di Castiglione.Gabii costituisce uno dei siti archeologici più significativi del territorio del Comune di Roma al cui interno sono ancora percepibili le peculiari caratteristiche del paesaggio storico dell’ Agro Romano altrove definitivamente perdute. Per tali motivi un ampio settore di questo comprensorio archeologico – dove è stato portato alla luce un edificio di età arcaica identificabile come la residenza del rex della città, probabilmente un tiranno legato alla famiglia dei Tarquini – è stato acquisito nel 1987 al Demanio dello Stato e assegnato in uso alla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’ Area Archeologica di Roma al fine di realizzare un parco archeologico che, con i suoi 70 ettari, si configura come l’area archeologica demaniale più estesa del territorio suburbano.