Una breve e devastante malattia se l’è portato via. Così si è spento all’età di 84 anni Francesco Guerrieri, il maestro delle arti gestaltiche, protagonista della scena italiana fin dagli anni ’60.
Originario di Borgia, un paese della Calabria Ionica, nel 1939 si era trasferito a Roma. Sul finire degli anni ’60 aveva creato una serie di lavori informali polimaterici che hanno segnato la strada per la sua arte gestaltica (così Argan chiamava la Op Art) , e nel 1962 Guerrieri aveva fondato il Gruppo 63, con Di Luciano, Drei e Pizzo. L’anno successivo con Lia Drei forma il binomio chiamato “Sperimentale p.”, attivo fino all’inizio del decennio successivo.
Oggi le opere di Francesco Guerrieri sono conservate in molte importanti collezioni italiane e straniere e sono diverse le mostre dedicate all’artista organizzate negli ultimi anni. Si ricorda nel 2011 una collettiva al Mart di Rovereto, nel 2012 una retrospettiva al Maca e la partecipazione alla mostra “Arte, cinema e cinetica” allestita alla Gnam di Roma.
Il prossimo anno l’arte di Guerrieri sarà raccontata in una grande mostra antologica già in programma al Marca di Catanzaro.