“Un artista non può camminare dietro il suo pubblico, un artista deve camminare davanti.”
“[…] basti pensare a Picasso, a quello che ha significato la rottura, la provocazione dei primi esperimenti dell’artista, divenuti poi documenti, divenuti addirittura scuola, serviti da stimolo e apertura a nuove cose. Anche nella musica più elementare è utile fare oggi queste operazioni; nella musica contemporanea l’hanno già fatto, nel mondo delle canzoni, quello più vicino alle masse, quello più immediato, per la gente più semplice, ancora invece non è stato fatto, siamo ancora legati alla strofa, alla rima, sia pure, trattandosi di cantautori, di brani impegnati e ricchi di significato. Ma son sempre cose che si subiscono. Questa sudditanza dell’ascoltatore deve essere modificata […]”
“E di notte passare con lo sguardo la collina
per scoprire
dove il sole va a dormire.”
“Che ne sai tu di un campo di grano,
poesia di un amore profano,
la paura d’esser preso per mano, che ne sai…”