Il sito archeologico siriano di Palmira subisce un’ulteriore distruzione.
Dopo aver conquistato il sito archeologico di Palmira lo scorso maggio e aver decapitato l’archeologo custode del sito, Khaled Assad il 19 agosto l’ISIS ha mandato un altro segnale di odio nei confronti dell’occidente.
Khaled Al Homsi, archeologo e attivista dei diritti umani, ha twittato, prima della distruzione, una foto del monumento, indicando con dei segni rossi le parti dell’arco che ora non esisterebbero più: la sommità centrale e quella dei due archi laterali.