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Gillo Dorfles. Gli artisti che ho incontrato

QUA LA RECENSIONE COMPLETA: video, immagini e soprattutto il libro di Gillo Dorfles

Sabato 24 ottobre alle ore 11.00 a Palazzo Reale di Milano si terrà l’incontro, organizzato da Skira per BOOKCITY 2015, GILLO DORFLES UNA VITA PER L’ARTE. L’evento è stato pensato in occasione della pubblicazione del volume Skira Gillo Dorfles. Gli artisti che ho incontrato, a cura di Luigi Sansone.

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864 pagine di racconto dei tantissimi incontri del grande critico d’arte, pittore egli stesso e filosofo, con i maggiori artisti, partendo dagli anni Trenta, attraversando gli anni Cinquanta e Sessanta, per approdare ai nostri giorni.
Sempre con un approccio acutissimo e competente.

Interverranno Aldo Colonetti e Luigi Sansone.

Sabato 24 ottobre, ore 11.00
Palazzo Reale, Sala Conferenze (Piazza Duomo 14, terzo piano)

Gillo Dorfles
Gli artisti che ho incontrato
a cura di Luigi Sansone

L’arte del XX secolo raccontata in prima persona da Gillo Dorfles: l’idea di raccogliere in un unico volume tutta la sua vasta produzione critica offre l’occasione per indagare pittura e scultura contemporanee alla luce della chiarezza e della partecipazione con le quali egli ha saputo penetrare nella personalità di ogni singolo artista.
Curata da Luigi Sansone, questa ampia raccolta di scritti prende le mosse dal 1930, quando il giovane Dorfles inizia un’assidua collaborazione con “L’Italia Letteraria” e “Le Arti Plastiche” recensendo le mostre milanesi e romane; attraversa gli anni Cinquanta e Sessanta – ricchi di fermenti artistici che lo vedono acuto osservatore sulle prestigiose pagine di “Domus” e “Metro” – per approdare ai nostri giorni. Gli artisti e le loro opere vengono così approfonditi grazie all’ottica competente di un grande critico.

Questo libro accomuna artisti considerati “maestri storici” quali Umberto Boccioni, Marcel Duchamp, Lyonel Feininger, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Henri Matisse, Joan Miró, Piet Mondrian, Pablo Picasso, Kurt Schwitters, Gino Severini, ad artisti più “giovani” che hanno sviluppato la loro ricerca nella seconda metà del Novecento in varie direzioni, dall’Astrattismo all’Informale, dal Movimento Arte Concreta (di cui Dorfles è stato fondatore con Atanasio
Soldati, Bruno Munari e Gianni Monnet) all’Arte Concettuale, dall’Arte povera alla Transavanguardia: Carla Accardi, Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Giuseppe Capogrossi, Eugenio Carmi, Enrico Castellani, Dadamaino, Lucio Del Pezzo, Piero Dorazio, Jean Fautrier, Lucio Fontana, Jasper Johns, Piero Manzoni, Conrad Marca-Relli, Fausto Melotti, Ben Nicholson, Costantino Nivola, Arnaldo Pomodoro, Robert Rauschenberg, Salvatore Scarpitta, Paolo Scheggi, Toti Scialoja, Joe Tilson, Cy Twombly, Grazia Varisco,Wols e molti altri.
(dalla prefazione di Luigi Sansone)

Gillo Dorfles (1910), critico d’arte, pittore, docente universitario di Estetica, a partire dall’immediato dopoguerra si è impegnato in un’appassionata difesa dell’arte d’avanguardia. Si è imposto come una delle personalità più attente agli sviluppi dell’arte e dell’estetica contemporanee. Tra le sue opere più note, tradotte in molte lingue, ricordiamo Nuovi riti, nuovi miti (1965), Artificio e natura (1968), Le oscillazioni del gusto (1970), Il Kitsch (1972), Mode e modi (1979), Elogio della disarmonia (1986), Il feticcio quotidiano (1988), L’intervallo perduto (1989), Preferenze critiche (1993), Fatti e fattoidi (1997), Irritazioni (1998).

2015,
14 x 21 cm,
864 pagine, cartonato
ISBN 978-88-572-2978-2
€ 42,00

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