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Saluti da Kobane. Una riflessione sulle devastazioni archeologiche

Massimo-Dalla-Pola-Mosul-3-2015 Massimo-Dalla-Pola-Mosul-3-2015
Massimo-Dalla-Pola-Mosul-3-2015
Massimo-Dalla-Pola-Mosul-3-2015

Milano. Circoloquadro presenta l’inedito ciclo di Massimo Dalla Pola dedicato ai siti archeologici e religiosi – tra Afghanistan, Siria e Iraq – distrutti dal fanatismo religioso. “Saluti da Kobane“. Per l’occasione l’artista ha immaginato una installazione murale di 10 metri in dialogo con 18 dipinti per una riflessione sui devastanti interventi ai danni dei siti archeologici e religiosi.

Massimo-Dalla-Pola-Samarra-2015
Massimo-Dalla-Pola-Samarra-2015

Massimo Dalla Pola prosegue la sua indagine sui fenomeni sociali e politici. Dopo «Paesaggio italiano» e «Sotto i cieli d’Europa», che mettevano in scena i luoghi degli attentati e degli incidenti mai risolti in Italia e in Europa, la sua attenzione si concentra ora sul fenomeno, tragicamente attuale, della distruzione di siti archeologici e religiosi per mano dell’ISIS o di Al-Qaeda. I suoi paesaggi, neri, silenti, immobili e illuminanti da un drammatico color rame, denunciano gli sfregi operati, fra gli altri, sui Budda di Bamyan, a Palmira, Mosul, Tikrit, Timbuctù.

Massimo-Dalla-Pola-Al-Huquf-2015
Massimo-Dalla-Pola-Al-Huquf-2015

Rivivono integri, come fermati esattamente l’attimo prima dell’annientamento, i siti distrutti o fortemente danneggiati per motivi simbolici, religiosi o politici. La violenza e la distruzione come attestazione di potere, di dominio sul territorio non è cosa nuova. L’iconoclastia è sempre esistita, non siamo certo di fronte a un fenomeno nuovo. Le opere d’arte sono sempre state distrutte nel corso dei secoli perché cariche di significati altri, da Cartagine ai roghi nazisti.

Massimo Dalla Pola, Timbuctu, 2015
Massimo Dalla Pola, Timbuctu, 2015

I lavori di Dalla Pola, in cui l’uomo non è mai presente ma sempre incombente, sollecitano una riflessione politica, nel senso originario del termine, e cancellano la portata emotiva, sollevata dalla ampia eco mediatica che accompagna le notizie che arrivano soprattutto oggi da Siria e Iraq.
Si tratta dunque di una indagine fredda e lucida, tipica del modus operandi di Dalla Pola, che, come un archivista del contemporaneo, mette in fila i fatti e li mostra senza giudizio, offrendoli al nostro sguardo.

Massimo Dalla Pola, Tikrit, 2015,
Massimo Dalla Pola, Tikrit, 2015

Massimo Dalla Pola

Massimo Dalla Pola. Nasce nel 1971. Nel 1996 si laurea in Storia dell’arte. Dal 2002, anno della prima mostra da Luciano Inga-Pin, espone in spazi pubblici e gallerie in Italia e all’estero. Attualmente collabora con Roberta Lietti Arte Contemporanea (Como) e Circoloquadro (Milano).

Massimo Dalla Pola, Bamiyan (dittico), 2015
Massimo Dalla Pola, Bamiyan (dittico), 2015

INFORMAZIONI UTILI

Massimo Dalla Pola | Saluti da Kobane
a cura di Flavio Arensi
Inaugurazione: martedì 20 ottobre 2015, ore 18.30
In mostra: dal 20 ottobre al 13 novembre 2015
Catalogo: testo di Flavio Arensi
Orari: da martedì a venerdì, dalle 15 alle 19, o su appuntamento
Informazioni: info@circoloquadro.com, tel. 02 6884442 – 339 3521391

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