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Paris Tableau. Arte e Vino. Art de Vivre

AXA ART-Paris Tableau 2015, Guido Reni AXA ART-Paris Tableau 2015, Guido Reni
AXA ART-Paris Tableau 2015, Guido Reni
AXA ART-Paris Tableau 2015, Guido Reni – Bacco e Venere, 1620

Questa quinta edizione di Paris Tableau, posta sotto il tema dell”Art de Vivre“, s’iscrive pienamente nel cuore del savoir faire di Axa Art, la società d’assicurazioni specializzata nei due campi di predilezione dell’ art de vivre. Da Bacco a Dionisio, l’iconografia delle loro libagioni è stata celebrata dai più grandi artisti di tutti i tempi, assieme a baccanali, allegorie o scene di genere.

D’altra parte la stessa affiche del Salone non rappresenta forse Bacco e Venere, un dipinto di Guido Reni eseguito nel 1620. E la scelta non è stata casuale perché è proprio da qui che parte il percorso speciale messo in evidenza negli stand degli espositori. Sarà sufficiente lasciarsi guidare dall’opuscolo “Art et Vin” redatto appositamente da Axa Art.

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AXA ART-Paris Tableau 2015_Galerie-DidierAaron&Cie. Jean Baptiste Monnoyer

Nello stand di nove espositori si potranno scoprire nature morte debordanti di grappoli d’uva, come il dipinto di Jean Baptiste Monnoyer, un pittore francese alla corte di Luigi XIV in mostra nello stand Didier Aaron, il Bacco ebbro che coglie l’uva, un’opera appena riscoperta del caravaggesco Pseudo Salini attivo a Roma nel XVII secolo nello stand di Giacometti, o il Baccanale cosi ben rappresentato da Balze nello stand Talabardon & Gautier.

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AXA ART – Paris Tableau 2015. Galerie-Giacometti. Pseudo Salini
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AXA ART-Paris Tableau 2015, Galerie-Talabardon Gautier. Balze, Baccanale
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AXAART – Paris Tableau 2015, Galerie-Jean Francois Heim. Delaunay, La Merenda di Pierre, 1785

Un commento a parte lo riserviamo a La Merenda di Pierre -François Delaunay (1785) nello stand di Jean François Heim che ci rivela un momento di intimità familiare in cui i convitati degustano caffé o cioccolata, due bevande di recente scoperta, oltre al vino rosé. Una sosta sarà d’obbligo nello stand di Jacques Leegenhock per apprezzare il volto grigiastro di un vecchio contadino davanti alla sua brocca di vino, un irresistibile tondo diel pittore olandese Abraham Diepraam che illustra il gusto in una serie sui cinque sensi. Concetti chiaramente espressi anche da Pieter Claesz nella sua Natura morta con un « Roemer », un bicchiere di vino, un pezzo di pane e un aringa su un piatto in stagno, (1643) un dipinto di rara eleganza dove la luce si riflette sul vetro dei bicchieri colmi di vino nello stand di Kunsthandle P. de Boer.

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AXA ART – Paris Tableau 2015. Galerie-Jacques Leegenhoek. Diepraam

Per ulteriori informazioni: MyStudio 75 vilma.sarchi@villems.com info@mystudio75.it

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