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L’Italia di Henri Cartier-Bresson e “gli altri” a Milano. Mostra & Foto

Sebastião Salgado, Gli equipaggi, condotti dal rais, si radunano all’alba per dare inizio alla mattanza. Trapani, 1991 © Sebastião Salgado / Amazonas Images Sebastião Salgado, Gli equipaggi, condotti dal rais, si radunano all’alba per dare inizio alla mattanza. Trapani, 1991 © Sebastião Salgado / Amazonas Images
Sebastião Salgado, Gli equipaggi, condotti dal rais, si radunano all’alba per dare inizio alla mattanza. Trapani, 1991 © Sebastião Salgado / Amazonas Images
Sebastião Salgado, Gli equipaggi, condotti dal rais, si radunano all’alba per dare inizio alla mattanza. Trapani, 1991
© Sebastião Salgado / Amazonas Images

Un viaggio per immagini nei meandri della storia, dei luoghi e delle tradizioni italiane che hanno affascinato i fotografi del panorama internazionale: dopo la mostra “Italia Inside Out”, a Palazzo della Ragione di Milano sono protagonisti gli scatti di “Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l’Italia”.
A fare capolino all’esposizione curata da Giovanna Calvenzi è l’opera di Henri Cartier-Bresson.

È il 1933, sopra ad un muretto una figura stesa, si scorge un piede nudo: proprio l’ironico autoritratto del fotografo francese introduce il visitatore alle sette ampie aree tematiche del percorso espositivo. A contrastare gli scenari poetici e quotidiani, tra tavolini vuoti di un bar fiorentino e un uomo intento a leggere le notizie del giorno, è la macchina di Robert Capa che immortala attimi di guerra attraverso le testimonianze (vissute in prima persona dal fotoreporter) al seguito delle truppe americane durante la Campagna d’Italia: scatti talmente vicini da immergere l’osservatore in quella terribile realtà bellica.

David “Chim” Seymour, Bernard Berenson osserva la statua di Paolina Borghese di Antonio Canova alla Galleria Borghese di Roma. Roma, 1955 © David Seymour / Magnum Photos
David “Chim” Seymour, Bernard Berenson osserva la statua di Paolina Borghese di Antonio Canova alla Galleria Borghese di Roma. Roma, 1955
© David Seymour / Magnum Photos

Lontana dalle immagini del conflitto mondiale è la fotografia di un’ancora giovane Cuchi White che, sul tramontare degli anni ’40, celebra l’Italia delle piccole realtà popolane attraverso il rigore formale tipico della fotografia sociale prediletta dall’autrice statunitense. Gli anni ’50 celebrano la capitale negli scatti di David Seymour tra i quali, il ritratto di Bernard Berenson in contemplazione della marmorea Paolina Borghese; la perfezione del classicismo viene contrastata dalla macchina fotografica di William Klein che da vita ad immagini dal sapore impulsivo, prive di ogni condizionamento compositivo. A concludere la prima sezione dell’esposizione, gli ultimi pescatori di tonno siculi immortalati da Sebastiäo Salgado.

File rouge della seconda sala è la predilezione del bianco e nero: spensieratezza e nostalgia d’estate dominano nei frammenti di vita del francese Claude Nori che ritrae il litorale adriatico degli anni ’70. Completamente differente è l’Italia di George Tagte grazie al quale Firenze diviene quasi rappresentazione di una realtà fuori dal tempo, metafisica.

Abelardo Morell, San Marco. Venezia, 2007 © Abelardo Morell - Courtesy of Edwynn Houk Gallery, New York
Abelardo Morell, San Marco. Venezia, 2007
© Abelardo Morell – Courtesy of Edwynn Houk Gallery, New York

Lasciando alle spalle la celebrazione della fotografia tradizionale, la terza sala mette in campo una fotografia sperimentale e frutto di ricerche tecnologiche: grazie all’ingegnosità di Abelardo Morell nell’uso della camera obscura, piazza San Marco si trasforma in una realtà fantastica mentre il Duomo di Milano emerge dall’oscurità di una città invisibile nell’immagine di Irene Kung.

“Opere prive di qualsiasi inganno” sono gli scatti di Paul Strand che, attraverso un linguaggio tipicamente documentario, raccontano luoghi e abitanti della Luzzara (in Emilia) degli anni ’50.

Lo scempio architettonico e il disagio esistenziale è invece documentato nelle fotografie della quinta sezione; qui lo sguardo del visitatore viene catturato da immagini surreali: ne è un esempio la Venezia di Art Kane dove Piazza San Marco – con un effetto a sandwich – si riflette in se stessa creando un immagine speculare e claustrofobica.

Steve McCurry, Gondole in un canale. Venezia, marzo 2011 © Steve McCurry
Steve McCurry, Gondole in un canale. Venezia, marzo 2011
© Steve McCurry

Si unisce per contrasto la penultima sezione dell’esposizione meneghina: qui è rappresentata un’Italia quasi fiabesca, come nel tripudio di luci che invadano il toscano paesaggio rupestre di Joel Meyerowitz o l’esplosione di colori degli scorci veneziani di Steve McCurry, tra passanti assorti nei propri pensieri e meraviglie architettoniche della città lagunare.

Il percorso si conclude idealmente com’è iniziato, con l’autoritratto. Messe da parte le erotiche figure femminili che lo hanno reso celebre, Nobuyoshi Araki ritrae se stesso mentre passeggia tra le calli veneziane in apparente solitudine, se non fosse per quella maschera che gli copre il volto.

Fino al 7 febbraio, Palazzo della Ragione mette in mostra l’Italia a 360° vista con l’occhio di 36 fotografi internazionali. Un’Italia che ha incuriosito, terrorizzato, divertito e che ha interessato, incantato e stuzzicato la fantasia di grandi maestri della fotografia che l’hanno immortalata in tutte le sue angolature.

Henri Cartier-Bresson, Firenze, 1933 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos
Henri Cartier-Bresson, Firenze, 1933
© Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos
Joel Meyerowitz, Cipressi, mattina presto. Toscana, 2002 © Joel Meyerowitz - Courtesy of Howard Greenberg Gallery
Joel Meyerowitz, Cipressi, mattina presto. Toscana, 2002
© Joel Meyerowitz – Courtesy of Howard Greenberg Gallery
William Klein, Guardiano di Cinecittà. Roma, 1956 © William Klein
William Klein, Guardiano di Cinecittà. Roma, 1956
© William Klein
Henri Cartier-Bresson, Livorno, 1933 © Fondation Henri Cartier-Bresson, Paris / Magnum Photos
Henri Cartier-Bresson, Livorno, 1933
© Fondation Henri Cartier-Bresson, Paris / Magnum Photos

INFORMAZIONI UTILI

Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l’Italia
Palazzo della Ragione, Milano
Dall’11 novembre 2015 al 7 febbraio 2016
www.palazzodellaragionefotografia.it

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