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Ensemble intercontemporain: concerto a Palazzo Grassi

Giovedì 10 dicembre alle ore 19.30, i solisti dell’ Ensemble intercontemporain rendono vivi i diversi spazi del Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia. Dal foyer al palcoscenico dell’auditorium, il pubblico è invitato a seguire gli interpreti per un cammino musicale unico.

Il Teatrino di Palazzo Grassi (foyer) disegnato da Tadao Ando.
Il Teatrino di Palazzo Grassi (foyer) disegnato da Tadao Ando.

Il programma è stato concepito dai solisti dell’Ensemble come un dialogo musicale tra le opere squillanti o intimiste di Pierre Boulez, Luciano Berio, John Cage, Ivan Fedele e Franco Donatoni, svelando tutte le sfumature degli strumenti a fiato dall’assolo al quintetto.

Il concerto si apre con due brani di Pierre Boulez intervallati da un’opera di John Cage. Del maestro francese sono presentati Domaines (1961-1968), per clarinetto, in cui il musicista visita i propri “domini” e Douze Notations (1945), per pianoforte: il brano, scritto durante gli studi di Boulez con Olivier Messiaen, è influenzata dalla dodecafonia ma al contempo ne deride la tendenza dogmatica e il feticismo verso il numero dodici. Di Cage è eseguito Music for Wind Instruments (1938), per quintetto di fiati, opera emblematica del primo periodo di attività del compositore americano che annuncia la sua predilezione per il ritmo, un elemento che sarà al centro delle sue “Construction” per percussioni.

Segue Flamen (1994), di Ivan Fedele, il quale non rinuncia al suono inteso come rappresentazione dello spazio anche nelle dimensioni ridotte del quintetto di fiati e dispone i musicisti secondo un ordine preciso: in cerchio, lontani l’uno dall’altro e su diversi livelli, in modo da costruire una struttura musicale frutto di simmetrie, attrazioni e stratificazioni.

Incisi. Deux pièces (1995), composizione per oboe di Franco Donatoni è ispirato alle opere giovanili del fondatore dell’ensemble ed è stato creato in occasione dei suoi settant’anni; Sonatine (1946), per flauto e pianoforte, di Pierre Boulez, è ispirato alla costruzione formale di Arnold Schönberg e al linguaggio musicale di Olivier Messiaen e Claude Debussy. Attraverso questo brano il maestro francese si proietta verso la composizione seriale.

La serata si chiude con Ricorrenze (1985-1987) di Luciano Berio, per quintetto di fiati, anch’esso ispirato a Pierre Boulez e definito come “lo sviluppo di un seme piantato nella primavera 1985, in occasione del sessantesimo compleanno di Pierre Boulez” e con il brano Musette per Lothar di Franco Donatoni.

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INTERPRETI

Alain Billard: clarinetto basso
Sophie Cherrier: flauto
Jens McManama: corno in fa
Didier Pateau: oboe
Paul Riveaux: fagotto
Sébastien Vichard: pianoforte

PROGRAMMA DEL CONCERTO

Pierre Boulez
Domaines, estratto
per clarinetto

John Cage
Music for Wind Instruments, 8’
per quintetto di fiati

Pierre Boulez
Douze Notations, 10’
per pianoforte

Ivan Fedele
Flamen, 12’
per quintetto di fiati

Franco Donatoni
Incisi. Deux pièces, 10’
per oboe

Pierre Boulez
Sonatine, 12’
per flauto e pianoforte

Luciano Berio
Ricorrenze, 15’
per quintetto di fiati

Franco Donatoni
Musette per Lothar, 5’
per musette

ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN
Fondato da Pierre Boulez nel 1976, l’Ensemble intercontemporain riunisce 31 solisti che condividono la stessa passione per la musica dal XX secolo a oggi. Raggruppati in una formazione permanente, partecipano alla missione di diffusione, trasmissione e creazione sanciti negli statuti dell’Ensemble. Sotto la direzione musicale del compositore e direttore d’orchestra Matthias Pintscher collaborano, insieme ai compositori, all’esplorazione di tecniche strumentali e a progetti che associano musica, danza, teatro, cinema, video e arti visive. Ogni anno l’Ensemble ordina e suona nuove opere che arricchiscono il suo repertorio. In collaborazione con l’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique (IRCAM), l’Ensemble intercontemporain partecipa a progetti che includono nuove tecnologie di produzione sonora.

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