Il patrimonio culturale è una delle ultime chance per il Paese. Assioma che domina ogni pagina del nuovo libro di Roberto Cecchi “Abecedario”. Sottotitolo: Come proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Cecchi – già soprintendente a Venezia, direttore generale, segretario generale e sottosegretario del Mibac – parte proprio dall’esperienza ministeriale per dare un contributo al Paese Italia attraverso la scoperta dello straordinario – quanto trascurato e maltrattato – patrimonio culturale nostrano suggerendo come potrebbe essere correttamente conservato e gestito, in modo da diventare una grande ricchezza per il nostro Paese: “Un promemoria non richiesto per chiunque si appresti a varare l’ennesima riforma dell’amministrazione dei beni culturali, un libro che parla del numero di edifici vincolati, dei chilometri quadrati di paesaggio tutelato, del numero d’ingressi nei musei, dei metri lineari di scaffalature delle biblioteche, della quantità di fascicoli contenuti negli archivi, delle centinaia di migliaia di progetti da esaminare ogni anno”.
Un ventaglio di osservazioni e riscontri oggettivi vengono messi sul piatto da Cecchi. Dalla cosiddetta “burocrazia” alla contraddittorietà dei mezzi messi a disposizione del sistema paese, del Ministero dei Beni Culturali prima di tutto: inadeguato a gestire il patrimonio per mancanza di persone, competenza professionale e qualità. L’autore auspica a tal proposito non un Ministero di custodi ma di tecnici. Mettere fine alla logica dei grandi restauri ma concentrarsi sul restauro ordinario. E ancora: la necessità di una visione organica che colleghi Patrimonio culturale e Ambiente: la valorizzazione del territorio dev’essere il primo punto su cui soffermarsi e impiegare sforzi, tempo, energie. Un esempio? I piani paesaggistici sono previsti dal Codice ma vengono puntualmente lasciati a se stessi.
Cecchi sottolinea l’importanza della prevenzione e della conoscenza, entrambe indispensabili per la tutela e la valorizzazione. Conoscenza e cognizione di causa che mancano in primis all’apparato politico: si constata la frammentazione amministrativa che rende tutto più complicato, e il fallimento di 5 riforme in 10 anni. Perché? Perchè queste son fatte senza sapere come funziona la macchina ministeriale e sono destinate a fallire. Altro basilare concetto: “Dobbiamo fare il catalogo del nostro Patrimonio Culturale“, c’è la “necessità di una regia unitaria con università e giovani di catalogazione e informatizzazione” perché “sui beni culturali si brancola nel buio”. Lo scopo di questo scritto è di sollecitare una riflessione sulla relazione che intercorre tra i mali – gli appena citati e la lista non si ferma qui – che affliggono i beni culturali e il sistema organizzativo deputato a garantire la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale. Un abecedario che possa aiutare il paese, quello di Roberto Cecchi edito da Skira.
Roberto Cecchi
Abecedario. Come proteggere e valorizzare il patrimonio culturale italianoCollana:
Skira Paperbacks
Editore:
Skira
Argomento:
Skira Paperbacks
Lingua:
italiano
Anno:
2015
ISBN:
885722904
Dimensioni:
15 x 21 cm
Pagine:
168
Rilegatura:
Brossura