Genova. Continua per tutto il week end l’esposizione dei lotti delle aste di dicembre di Wannenes che iniziano lunedì 14 dicembre con il catalogo dell’Asian Art. Si prosegue con i moderni e contemporanei e con il design. La mostra a Palazzo del Melograno segue gli orari 10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00
Il catalogo dell’Asian Art (14 dicembre, ore 15.00) presenta un raro vaso cinese in forma “Yen Yen” in porcellana “famiglia verde”, della dinastia Qing, epoca Kangxi (1662-1722) (lotto 59, stima 20.000 – 28.000 euro), così come una scatola in lacca rossa con decoro tixi a rilievo, sempre cinese, della dinastia Yuan (1279 – 1368), firmata “Zhang Cheng Zao” (lotto 61, stima 30.000 – 40.000 euro). Da segnalare una coppia di grandi vasi a balaustro con coperchio in porcellana bianca e blu, della dinastia Quang riferibile al periodo Kangxi (1662 – 1722) (lotto 63, stima 8.000 – 10.000 euro), un thangka sino tibetano del XIX secolo con la figura di Buddha (lotto 85, stima 12.000 – 15.000 euro), che si ripropone in ferro dorato e smaltato in una scultura della dinastia Ming (lotto 86, stima 10.000 – 15.000 euro).
Di grande fascino una raccolta di 39 snuff-bottles di epoca Qing (lotti 48-51, stima 800 – 1.200). Inizialmente, l’uso della snuff bottle fu abitudine delle classi sociali più elevate alla corte di Pechino (le portavano appese agli abiti o in tasca), ma nel XVIII secolo con l’avvento di una produzione di tabacco locale pian piano si diffuse in tutto il Paese a imitazione degli usi della corte imperiale divenendo anche un costume di scambio o dono.
Il primo Imperatore a introdurle fu Shunzhi (1644-1661), ma chi furono gli artefici di un vero e proprio sviluppo artistico furono l’Imperatore Kangxi (1662-1722) e Qianlong (1723-1795) che grazie al loro amore per l’arte ne promossero la produzione. Le bottigliette, non più alte di qualche centimetro, furono prodotte in svariati materiali quali inizialmente il vetro (il più delicato e destinato a rompersi con le rigide temperature invernali), e successivamente giada, pietre dure, corallo, avorio, lacca e smalti su bronzo (cloisonné), e con l’allargarsi sul territorio di una consuetudine popolare si diffusero quelle in porcellana, dando libero sfogo alle svariate capacità artigianali, e creando delle vere e proprie opere d’arte in miniatura che dettero inizio ad una passione collezionistica. Con l’ultimo Imperatore Guangxu (1875-1908) ebbe inizio la tecnica di dipingere le bottigliette di vetro al loro interno: alcune sono lisce e altre riportano decorazioni legate alla simbologia cinese e in genere ben augurale; altre, molto rare, sono quelle con decorazioni all’europea, sviluppatesi nel XVIII secolo.
Le snuff bottles che riportano sotto la base il marchio imperiale sono pregiatissime e significano, se del periodo dell’Imperatore al quale fanno riferimento, che sono state realizzate dai suoi Opifici per lui, o come dono a personalità o membri della corte per ricorrenze speciali. Alla fine della Dinastia Qing la produzione non si è arrestata ma le snuff bottles hanno perso il loro uso primario diventando esclusivamente oggetto da collezione.
L’Arte Moderna e Contemporanea nella sessione del 15 dicembre (ore 15.00) presenta una rara tela di Francis Picabia del 1906, dal titolo Sunrise in the mist Montiguy II, testimonianza della formazione impressionista di un artista che nell’arco di poco più di un decennio diverrà una delle personalità più significative e sconcertanti delle avanguardie storiche.
In questo periodo è influenzato da Camille Pissaro e Alfred Sisley, da quell’entusiasmo verso la pittura ‘en plan air’ che sarà alla base della rivoluzione alla figurazione dei primi anni del XX secolo. Dal 1908 la sua ricerca prende nuove forme: si accosta a fauves, al cubismo, e conosce Apollinaire e Duchamp: è fra i fondatori della Selection d’Or e dell’orfismo. Dal 1919 con Tristan Tzara a Parigi è fra gli animatori del Dadaismo. Un percorso entusiasmante e dirompente che prende però le mosse dal mosso fruscio degli alberi di quest’opera giovanile (un ventisettenne parigino visto che è nato nel 1879), che nel libero fluire delle pennellate, gravide di colore e forza espressiva, che rivela in nuce l’originale percorso creativo e poetico della sua opera (lotto 381 stima 50.000 – 70.000 euro).
Di grande fascino e misura il pastello, matita, carboncino e cera su carta di Christo e Jean Claude del 1981, fra i più maggiori rappresentanti della land art (cm 148 x 245) che rappresenta The Mastaba of Abu Dhabi (Project for United Arab Emirates), un progetto del 1977 che prevede una scultura alta 150 metri, profonda 225 e larga 300 metri con pareti inclinate di 60 gradi realizzata con 410.000 barili multicolori a formare un mosaico di colori scintillanti in omaggio all’architettura islamica (lotto 389 stima 110.000 – 130.000 euro).
Una grande sfera di terracotta di Mimmo Paladino del 2005, uno dei massimi esponenti della Transavanguardia, movimento promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980, ci introduce infine a quel recupero dell’origine del fare arte che è uno dei punti fondanti della polemica contro l’egemonia dell’astrattismo e il concettuale in ogni sua forma che aveva caratterizzato la scena internazionale per tutti gli anni Settanta (lotto 379, stima 35.000 – 45.000 euro).
Di seguito alla Moderna e Contemporanea Stile Italiano è il primo catalogo del Design con oggetti rivolti ad un collezionismo giovane che vuole comprare e conoscere questo affascinate segmento dell’antiquariato a un prezzo interessante (ore 17.00). Da segnalare una credenza in radica di noce e pergamena di manifattura italiana degli anni ’40 (lotto 409, stima 600 – 900 euro), una coppia di poltrone anni ’50 di Paolo Buffa in tessuto imbottito (lotto 425, stima 400 – 600 euro), ed infine un’iconica radio-giradischi Brionvega mod. RR126 del 1966 di Achille e Piergiacomo Castiglioni (lotto 484, stima 500 – 700 euro).
L’asta di Design che conclude il 16 dicembre le vendite per il 2015, presenta infine una selezione delle migliore firme del XX secolo come una coppia di poltrone e un grande divano di Gio Ponti per Casa e Giardino anni ’40 (lotto 763, stima 3.000 – 4.000 euro; lotto 764, stima 6.000 – 8.000 euro), e sempre sua una lampada da parete/plafone in ottone, metallo verniciato e perpspex opalino per Arredoluce anni ’50 (lotto 769, stima 4.500 – 5.500). Di Teonesto Deabate un mobile toeletta degli anni ’30 in noce massello e pergamena (lotto 798, stima 6.000 – 8.000 euro), e di Paolo Buffa due credenze anni ’40 in legno di palissandro, legno laccato e intagliato e marmo (lotti 806 – 807, stima per entrambi 4.000 – 6.000 euro).
Aste 14-15-16DICEMBRE 2015
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2, Genova
Esposizione | 10-13 DICEMBRE 2015
10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00