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Le voyant. Omaggio a Giorgio de Chirico a Cortina

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Per il tradizionale appuntamento di fine anno a Cortina,  Farsettiarte propone agli appassionati d’arte l’incontro con uno dei grandi maestri storici del Novecento italiano: Giorgio de Chirico, in mostra dal prossimo 26 dicembre al 10 gennaio 2016.

Il titolo della mostra, Le voyant, si ispira al titolo di una monografia che il critico d’arte e collezionista René Gaffé pubblicò nel 1946 a Bruxelles. Le voyant è colui che ha delle doti speciali, che non si limita a guardare la realtà, ma va oltre, indaga il passato e prevede il futuro.

Giorgio de Chirco realizza questa magia nei suoi quadri: noi vediamo degli oggetti e dei personaggi, riusciamo a identificarli e a collocarli nel loro contesto. Nello stesso tempo, però, ci rendiamo conto che l’artista vuole comunicarci molto di più della loro realtà e della loro presenza, vuole trasmetterci dei significati più vasti e profondi, che ci portino a riflettere sul mistero dell’esistenza, sul significato della vita e sul suo destino finale.

Muse inquietanti (fine anni Cinquanta)
Muse inquietanti (fine anni Cinquanta)

Giorgio de Chirico gode meritatamente di una solida fama internazionale: le sue opere sono conservate nelle maggiori collezioni private e pubbliche di tutto il mondo; alcuni dei suoi capolavori sono immediatamente riconoscibili anche ai non esperti e sono stabilmente entrati nell’immaginario collettivo; i testi di storia dell’arte dedicano giustamente ampio spazio alla sua felice e fortunata carriera, che copre un arco temporale di oltre settant’anni.

Cavalli e rovine in riva al mare, 1927
Cavalli e rovine in riva al mare, 1927

L’appellativo di Pictor Optimus intende rendere omaggio alla sua tecnica e alla sua inesauribile creatività, ma nello stesso tempo sottolinea il suo sforzo di tradurre in un linguaggio moderno i grandi temi della cultura classica. Nato in Grecia da genitori italiani (come Ugo Foscolo, 110 anni prima), Giorgio de Chirico si sente erede e continuatore della millenaria tradizione filosofica ed estetica lasciata dagli antichi greci e latini. Nel periodo di studio all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, ma ancor più negli anni trascorsi a Parigi tra il 1911 ed il 1915 e a New York, tra il 1936 ed il 1937, poté confrontarsi con i principali artisti dell’epoca, divenendo a sua volta un autorevole e rispettato punto di riferimento.

Sogno di Arianna, 1972
Sogno di Arianna, 1972

La selezione di opere che verranno proposte agli appassionati italiani e stranieri che trascorreranno le festività natalizie a Cortina, intende dare una sintesi chiara e completa della produzione di Giorgio de Chirico dagli anni Venti agli anni Settanta. Si potranno ammirare ottimi esempi delle sue piazze d’Italia (Sogno di Arianna), dei suoi celebri quadri metafisici (Muse inquietanti), o delle sue rivisitazioni mitologiche (Le figlie di Minosse).

Di grande forza poetica le due tele raffiguranti cavalli (Chevaux au bord de la mer e Cavalli e rovine in riva al mare), incantevole l’omaggio a Venezia, una delle città più amate dall’artista, fino al quadro L’aragosta, una splendida natura morta, o come preferiva chiamarla, “Vita silente”, più vicina al termine tedesco Still leben e a quello inglese Still life.

Mobili nella valle, 1963
Mobili nella valle, 1963

Galleria Farsettiarte – Cortina d’Ampezzo (BL),
Largo delle Poste (piano rialzato) – Tel. 0436 860669
9 – 31 agosto 2015
Orario: 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.30
www.farsettiarte.it 

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