Parlando di Roma, è impossibile non pensare per prima cosa al suo monumento più famoso: l’Anfiteatro Flavio, il maestoso Colosseo. E subito corrono alla mente i celebri spettacoli che al suo interno si praticavano, le lotte fra i gladiatori. Ma numerosi sono i segreti e le curiosità legate a questo monumento e all’area in cui sorse.
Il Colosseo fu costruito proprio al centro della valle tra i colli Palatino, Celio ed Esquilino, dove in precedenza vi era il lago artificiale della portentosa Domus Aurea di Nerone. Chi lo realizzò, proprio per contribuire alla cancellazione della memoria legata allo scellerato imperatore, fu la famiglia dei Flavi: Vespasiano iniziò la sua edificazione nel 70 d.C. ma la sua inaugurazione si tenne solo dieci anni dopo, con il figlio Tito. E fu un evento memorabile poiché furono organizzate cerimonie e spettacoli che durarono, si dice, più di cento giorni e durante le quali furono uccise più di 5.000 belve! Il pubblico accorreva sempre numeroso anche per assistere ai combattimenti tra belve, alle naumachie – vere e proprie battaglie navali – e alle esecuzioni capitali che qui si svolgevano, spesso sotto forma di particolari performances. Con l’ultimo dei Flavi, l’imperatore Domiziano, il Colosseo cambiò in parte aspetto: è a lui infatti che si deve la realizzazione dei sotterranei, una serie di vani comunicanti tra loro e suddivisi da stretti corridoi in cui attendavano il proprio turno di accesso i gladiatori ma anche le feroci belve che poi, tramite efficienti ascensori con gabbie, venivano fatti salire nell’arena, aprendo apposite botole… un ingresso che senza dubbio lasciava il pubblico letteralmente senza parole! Ma l’anfiteatro non era l’unico monumento presente in questa parte della città: proprio accanto al Colosseo vi era infatti il Colosso di Nerone, una gigantesca statua di bronzo dorato, alta più di 35 metri che raffigurava inizialmente l’imperatore e che dopo la sua morte fu adattata nelle sembianze del dio Sole.
All’inizio della strada che dalla piazza del Colosseo conduceva all’interno dei Fori, nella seconda metà del I secolo d.C., fu realizzata una fontana di forma tronco-conica, molto simile a quella delle mete attorno alle quali nel Circo giravano i carri durante le corse e che per questo fu chiamata Meta Sudans (meta sudante). Oggi di questa curiosa fontana non resta più nulla se non il suo profilo circolare disegnato nel terreno poiché fu completamente demolita negli anni ’30 del secolo scorso, insieme alla base del Colosso di Nerone, durante i lavori per la realizzazione di via dell’Impero, oggi via dei Fori Imperiali.
La piazza in cui sorse il Colosseo assunse però il suo aspetto più monumentale e definitivo solo qualche anno dopo, quando nel 135 d.C. l’imperatore Adriano fece edificare l’imponente Tempio di Venere e Roma, dedicato alla dea “capostipite” di Roma e alla città stessa che era considerata la “signora” di tutto il mondo e per questo una sorta di divinità. Il tempio era il più grande di tutta la città e si innalzava proprio al centro di un grande podio artificiale affiancato sui lati lunghi da un doppio portico di colonne su cui si aprivano al centro due propilei, mentre sui lati corti era collegato con delle scalinate alla piazza del Colosseo e al Foro. Quanto è attualmente conservato risale in gran parte al restauro voluto da Massenzio nel 307 d.C. in seguito all’incendio che distrusse tutta la parte centrale del Foro. Per la sua costruzione, si dice che Adriano dovette far spostare di alcuni metri il Colosso di Nerone con l’impiego di dodici paia di elefanti!
L’ultimo monumento che andò ad arricchire la grande piazza fu l’Arco di Costantino: eretto nel 312 d.C. per volere del Senato e del Popolo Romano, rappresentava una chiara esaltazione dell’imperatore che aveva liberato Roma dal “tiranno” Massenzio, appena sconfitto nella battaglia di Ponte Milvio. La curiosità del monumento è tutta nella sua costruzione. Furono infatti utilizzati anche rilievi e statue provenienti dai monumenti di epoche precedenti appartenuti a Traiano, Adriano e Marco Aurelio, e di fatto possono considerarsi “nuove” realizzazioni solo i pannelli che illustrano gli episodi delle gesta di Costantino.
Proprio alle spalle del Colosseo, si trova inoltre un curioso monumento: il Ludus Magnus, la più grande palestra per gladiatori di tutto l’impero! L’edificio fu costruito dall’imperatore Domiziano, fratello di Tito, ed era munito di una grande arena per le esercitazioni, circondata dagli alloggi dei gladiatori. Un sottopassaggio, che partiva proprio da questa palestra, conduceva i gladiatori direttamente ai sotterranei del Colosseo. Fu questo un luogo molto amato dai romani, perché era qui che i migliori gladiatori dell’impero si esercitavano, prima di mettere in scena i propri spettacoli, e sembra che l’imperatore Commodo si sia esibito all’interno del Ludus Magnus più di una volta, amando anche soggiornare al suo interno, per vivere anche lui come un vero e proprio gladiatore!
Approfondimento a cura di L’Asino d’Oro Associazione Culturale, che organizza visite guidate e passeggiate per andare alla scoperta di Roma con archeologi e guide turistiche abilitate della Provincia.