Ottimo risultato per la seconda parte delle aste di dicembre 2015 della Maison genovese Wannenes che comprendevano l’Asian Art (14 dicembre), l’Arte Moderna e Contemporanea e Stile Italiano (15 dicembre), e Design (16 dicembre). Le vendite, svoltesi a Palazzo del Melograno, hanno realizzato un totale di 2.101.337 euro, con una percentuale di venduto per lotto del 56.4% e per valore del 97.4%.
Un primo elemento di questo successo è dettato dall’ottimo riscontro ottenuto dal catalogo dell’Asian Art, che presentava diverse proprietà italiane ed europee, compresa quella del “Console italiano in Cina tra 1907 e il 1931”, che ha fatto registrare una percentuale di venduto per lotto del 50.5% e per valore del 98%.
Top dell’asta un’importante figura di Guanyin in Blanc de Chine cinese del XVII secolo della bottega di He Chaozong del 1610-1640 battuta a 93.000 (lotto 65), seguita ex equo da un raro vaso cinese di forma “Yen Yen “in porcellana “famiglia verde”, dinastia Qing, epoca Kangxi (1662-1722) (lotto 59), e da una scatola in lacca rossa con decoro Tixi a rilievo, dinastia Yuan (1279-1638) firmata ‘Zhang Cheng Zao’ (lotto 61) entrambe esitate a 86.800 euro. Un Thangka sino tibetano del XIX secolo è stato venduto a 32.240 euro (lotto 85): la parola tibetana thanka (thang-ka) significa semplicemente immagine, ed ai giorni nostri, questo termine indica i gonfaloni dipinti che ornano i templi e servono per il culto.
La giornata del 15 dicembre è iniziata con l’asta di Arte Moderna e Contemporanea, dove un pastello, matita, carboncino e cera su carta di Christo del 1981, fra i maggiori rappresentanti della land art (cm 148 x 245): rappresenta The Mastaba of Abu Dhabi (Project for United Arab Emirates), un progetto del 1977 per una scultura alta 150 metri, profonda 225 e larga 300 metri con pareti inclinate e realizzata con 410.000 barili multicolori a formare un mosaico di colori scintillanti in omaggio all’architettura islamica. Il lotto (389) è stato aggiudicato a 136.400.
Bricolage di Carol Rama, artista recentemente scomparsa, una tecnica mista su masonite di 36 x 36 cm del 1968, è stata invece battuta a 52.080 euro (lotto 388), mentre la Piccola Cattedrale di Ettore Colla del 1966 (lotto 308), una scultura in ferro riprodotta in quattro esemplari di cm 62 x 14 x 4,5, ha raggiunto i 34.720 euro. Nella scultura di Colla permane la ricerca di forme e rapporti spaziali, tipici dell’esperienza astrattista: non fa tanto riferimento all’astrattismo geometrico, quanto soprattutto all’informale, con i cui protagonisti intrattenne intensi rapporti.
Per quanto riguarda Stile Italiano – il primo dei due cataloghi di Arti Decorative e Design del XX secolo, battuto nel pomeriggio del 15 dicembre – a una selettiva percentuale di venduto per lotti del 54.7% si contrappone un 112.9% per valore, che vede come top lot un set da camino anni ’70 esitato a 2.728 euro (lotto 601), seguito ex equo da una coppia di poltrone anni ’60 di manifattura italiana (lotto 585) e una lampada a sospensione anni ’50 (lotto 589) entrambe esitate a 2.480 euro. Una credenza anni ’40 in radica di noce e pergamena anni ’40, ha raggiunto, infine, i 1.984 euro (lotto 409).
Il Design, che ha concluso il ciclo di aste nella giornata del 16 dicembre, ha visto registrare una percentuale di venduto per lotti del 72.4% e per valore del 167%. Il tavolo da salotto di Max Ingrand mod. 1774 di Fontana Arte anni ’60, è risultato il top price della serata a 37.200 euro, con le sue forme morbide e il piano dorato (lotto 903), seguito dalla coppia di credenze anni ’40 di Paolo Buffa in legno di palissandro, legno laccato e intagliato e marmo, esitati rispettivamente a 27.280 (lotto 806) e 22.320 (lotto 807). Imponente, nei sui quasi due metri di altezza (188 cm), la lampada da terra di Max Ingrand per Fontana Arte anni ’50 (lotto 861), in legno, ottone, cristallo molato e cristallo satinato, è stata battuta a 24.130 euro.