Print Friendly and PDF

Prorogata la “mostra” Jeff Koons in Florence

Jeff Koons Pluto and Proserpina, 2010-2013 Arengario di Palazzo Vecchio. Acciaio inox lucidato a specchio con rivestimento in colore trasparente e piante fiorite/ mirror-polished stainless steel with transparent color coating and live flowering plants 327.7 x 167 x 143.8 cm / 129 x 65 3/4 x 56 5/8 inches © Jeff Koons Photo: Serge Domingie Jeff Koons Pluto and Proserpina, 2010-2013 Arengario di Palazzo Vecchio. Acciaio inox lucidato a specchio con rivestimento in colore trasparente e piante fiorite/ mirror-polished stainless steel with transparent color coating and live flowering plants 327.7 x 167 x 143.8 cm / 129 x 65 3/4 x 56 5/8 inches © Jeff Koons Photo: Serge Domingie
Jeff Koons  Pluto and Proserpina, 2010-2013  Arengario di Palazzo Vecchio.  Acciaio inox lucidato a specchio con rivestimento in colore trasparente e piante fiorite/  mirror-polished stainless steel with transparent color coating and live flowering plants  327.7 x 167 x 143.8 cm / 129 x 65 3/4 x 56 5/8 inches  © Jeff Koons  Photo: Serge Domingie
Jeff Koons
Pluto and Proserpina, 2010-2013
Arengario di Palazzo Vecchio.
Acciaio inox lucidato a specchio con rivestimento in colore trasparente e piante fiorite/
mirror-polished stainless steel with transparent color coating and live flowering plants
327.7 x 167 x 143.8 cm / 129 x 65 3/4 x 56 5/8 inches
© Jeff Koons
Photo: Serge Domingie

Jeff Koons in Florence proroga fino al 21 gennaio 2016. L’esposizione ha suscitato grande interesse sulla stampa nazionale e internazionale poiché ha visto per la prima volta, dopo circa cinquecento anni dalla messa in posa dell’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, una scultura monumentale come il Pluto and Proserpina sull’arengario di Palazzo Vecchio. Inoltre all’interno della Sala dei Gigli è stato collocato il sensuale Gazing Ball (Barberini Faun) creando in tal modo un interessante “dialogo” tra le opere di uno dei più controversi e acclamati artisti viventi e i capolavori senza tempo di Donatello e Michelangelo.

Commenta con Facebook

leave a reply

Altri articoli