31esimo posto. Per essere una classifica mondiale, non è male il posizionamento della città di Torino, citata come unica meta italiana nella lista del New York Times dei “52 luoghi dove andare nel 2016”. Prime tre mete: Mexico City, Bordeaux (Francia) e Malta.
Tra le motivazioni per la scelta della città di Torino, il rinnovato Museo Egizio, citato come prima ma non unica attrazione. Presenti i paesaggi suggestivi nella regione, come gli splendidi scenari delle Langhe, del Roero e del Monferrato (Patrimonio dell’Umanità).
E ancora: le gallerie, i club underground, i festival musicali, la street art di Arte in Barriera, il nuovo quartier generale della Lavazza, il nuovo spazio espositivo CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, la fiera di arte contemporanea Artissima… Citato dall’autore Robyn Eckhardt anche il cibo, argomento che ha fatto da padrone in Italia nei mesi scorsi grazie a Expo:Torino si distingue anche per il Salone del Gusto organizzato ogni anno da Slow Food.
Stupisce l’assenza di città d’arte del calibro di Venezia, Firenze o Roma. Ma nonostante questa mancanza, speriamo che questa segnalazione porti una maggiore conoscenza delle nostre eccellenze italiane e maggior turismo non solo nella città piemontese, ma in tutta Italia.
Per la cronaca, segnaliamo che per la prima volta nella storia della fiera Brafa Art Fair in arrivo a fine gennaio a Bruxelles, è in calendario un evento dedicato a una istituzione italiana: sabato 30 gennaio 2016, infatti, l’incontro delle Talks sarà dedicato al Museo Egizio di Torino. La curatrice Alessia Fassone presenterà al pubblico internazionale le attività della Fondazione e il percorso di visita recentemente rinnovato nella conferenza intitolata “Museo Egizio 1824-2015: dalle collezioni alle connessioni” (scopri qui di più).
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