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Il Realismo Esistenziale di Bodini sbarca a Lucca

Bodini lavora alla testa di Sughi per i Sette di Gottinga Bodini lavora alla testa di Sughi per i Sette di Gottinga
Bodini lavora alla testa di Sughi per i Sette di Gottinga
Bodini lavora alla testa di Sughi per i Sette di Gottinga

La scultura domina Lucca per un paio di mesi. E che scultura: Floriano Bodini sbarca al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca con una grande mostra a 10 anni dalla scomparsa: “Bodini. Sculture, disegni, incisioni 1958/2000“.

Il grande sculture di Gemonio con Guerreschi, Vaglieri, Romagnoni, Ceretti, Ferroni e Banchieri, fa parte del gruppo milanese di giovani artisti definito Realismo Esistenziale. Le sue opere esprimono il disagio e l’inquietudine dell’esistenza, in particolar modo nei ritratti, di grande forza espressiva e drammaticità.

Floriano Bodini, 1963, Testa di ragazzo negro, 15x25x17,5 cm, piatto diam 30,5 cm, marmo di Carrara, ph Aurelio Barbareschi
Floriano Bodini, 1963, Testa di ragazzo negro, 15x25x17,5 cm, piatto diam 30,5 cm, marmo di Carrara, ph Aurelio Barbareschi

La mostra raccoglie un’importante selezione di opere, rappresentativa della produzione dell’artista italiano ed è realizzata in collaborazione con il Museo Civico Floriano Bodini (Gemonio) con lo Studio Copernico (Milano) e con l’Archivio Bodini (Milano), con il patrocinio del Comune di Gemonio.

Sono infatti oltre 20 le opere dell’artista che saranno esposte a Lucca, alcune delle quali in anteprima assoluta o raramente e mai esposte al pubblico perché proveniente da collezioni privati.
Fra le sculture di particolare interesse rientra “Ritratto di Paolo VI”, un bronzo del 1970 (137 x 75 x 46 cm). Floriano Bodini, lo scultore dei papi. Nella sua terra varesina, e non solo, Bodini è conosciuto per l’imponente scultura dedicata a Paolo VI al Sacro Monte di Varese, nel piazzale antistante l’ingresso al Santuario. Ma i suoi pontefici sono conservati anche in Duomo a Milano e ai Museo Vaticani a Roma. Il ritratto papale, fin dal gruppo bronzeo Papa e Vescovi, descrive in ogni aspetto la crescita e la metamorfosi stilistica dell’artista. Quest’opera, prezioso pezzo della collezione del Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, testimonia la sua arte negli anni Settanta.

Di grande attrattiva anche “Ritratto del padre” del 1965, una scultura in bronzo (71 x 53 x 56 cm) conservata al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, che da quasi 20 anni manca dalle mostre dedicate all’artista e che incarna letteralmente il manifesto di quel “realismo esistenziale” di cui Bodini fece parte a pieno titolo.
In anteprima assoluta alcuni disegni, mai esposti prima al pubblico perché provenienti da collezione privata, tra i quali rientrano una serie di bozzetti di opere che poi Bodini ha effettivamente realizzato e alcune opere invece mai esposte al pubblico fino ad oggi.

Bodini col gesso del monumento al cavatore al Museo di Gemonio
Bodini col gesso del monumento al cavatore al Museo di Gemonio

FLORIANO BODINI

Floriano Bodini nasce a Gemonio, in provincia di Varese, nel 1933, frequenta l’Accademia di Brera, sotto la guida di Francesco Messina. Ha insegnato all’Accademia di Carrara, di cui è stato direttore fino al 1987 e presidente dal ’91 al ’94; e al Politecnico di Architettura di Darmstadt dal 1987 fino al 1998.

Nel 1962 è invitato alla XXXI° Biennale d’Arte di Venezia, dove espone sette opere. Nel ’68 espone la scultura “Ritratto di un Papa”, in legno di cirmolo, che suscita enorme interesse, ed è poi collocata nei Musei Vaticani.
A partire dal 1970, dopo il legno e il bronzo, la sua ricerca si allarga all’uso del marmo, materiale essenziale per il ciclo delle grandi opere pubbliche, che inizierà negli anni ’80.

Lavora prima negli studi di Carrara, poi di Viggiù. Tra le sue opere monumentali il monumento in marmo a Virgilio di Brindisi, il bronzo a Paolo VI del Sacro Monte di Varese, l’altare maggiore del Duomo di Varese, il monumento al Cardinal Ferrari per il Duomo di Parma, il complesso dell’altare maggiore del santuario della Santa Casa di Loreto, il monumento in marmo ai Caduti sul lavoro della città di Carrara, l’altare maggiore del Santuario di Rho, l’altare delle Grotte Vaticane a S.Pietro a Roma, il volo di colombe in bronzo per la sede Agip di S.Donato Milanese, il monumento a Stradivari a Cremona, il complesso bronzeo dei Sette di Gottinga per la piazza del Parlamento di Hannover (Germania), la Porta Santa per la Basilica di S.Giovanni in Laterano a Roma, l’altare dell’Eucarestia a San Giovanni Rotondo nel complesso architettonico di Renzo Piano e il Monumento a Paolo VI nell’Aula Nervi in Vaticano. Nel 1999, a Gemonio, è stato inaugurato il Museo Civico “Floriano Bodini”, con una donazione di opere sue e di suoi contemporanei e un’ingente collezione di libri.
Muore a Milano il 2 Luglio 2005. Il 2 Novembre 2007 Milano gli conferisce l’onore del Famedio al Cimitero Monumentale.

INFORMAZIONI UTILI

Bodini. Sculture, disegni, incisioni 1958/2000
La prima mostra sul grande artista del ‘900 a 10 anni dalla sua scomparsa
Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca
24 gennaio – 6 marzo ad ingresso libero
L’esposizione, a ingresso libero, resterà aperta fino al 6 marzo con orario: tutti i giorni 15-19; sabato e domenica 10 -13 e 15-19

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