Print Friendly and PDF

Sara Campesan. L’ultima artista veneziana

Sara Campesan al lavoro, 1973 Sara Campesan al lavoro, 1973

Il Padiglione delle Arti di Marcon (Venezia) dedica una retrospettiva speciale all’ultima grande artista veneziana, Sara Campesan. Da sabato 6 febbraio, alle ore 18, le opere della nipote del celebre scultore Alberto Viani, saranno disponibili al pubblico nella mostra “Sara Campesan. All’Avanguardia”.

Sara Campesan al lavoro, 1973
Sara Campesan al lavoro, 1973

Il percorso espositivo, curato da Willy Montini e ArtCom, si propone come una panoramica sulle più significative creazioni dell’artista veneziana, un suardo sul percorso creativo contraddistinto dalla continua ricerca e sperimentazione, attraversando differenti correnti, esiti ed espressioni artistiche.

Sara Campesan, Scomposizione circolare,1982, perspex dipinto su legno, 75 x 75 cm
Sara Campesan, Scomposizione circolare,1982, perspex dipinto su legno, 75 x 75 cm

Dai ritratti figurati alla successiva liberazione del segno astratto; passando alle opere informali degli anni Sessanta, dai suggestivi titoli di Rilievi, Spaccature, Alta Marea, Muffa, che evocano l’umido paesaggio lagunare tanto amato dall’artista; giungendo poi alle prime forme spiraleggianti e circolari, all’utilizzo del materiale trasparente del metacrilato ed alla conquista dello spazio tridimensionale con la realizzazione degli Oggetti Cinetici e delle Semisfere degli anni Settanta; approdando infine alle Scomposizioni e Frantumazioni degli anni Ottanta, con il loro vivace effetto ottico di movimento, passando per gli esiti paralleli – resi però nella bidimensionalità dei collage – con la serie delle Composizioni Modulari.

Sara Campesan, Scomposizioni in semisfere oggetti cinetici, anni ‘70, perspex colorato e acrilico, misure variabil
Sara Campesan, Scomposizioni in semisfere oggetti cinetici, anni ‘70, perspex colorato e acrilico

INFORMAZIONI UTILI:

Sara Campesan. All’Avanguardia

Inaugurazione Sabato 6 Febbraio 2016, 0re 18.00

Padiglione delle Arti
Venezia

Commenta con Facebook

leave a reply

Altri articoli