Lo straordinario capolavoro “Danae” del seicentesco pittore pisano Orazio Gentileschi (1563-1639) è stata venduta ieri sera 28 gennaio 2016 da Sotheby’s New York al Getty Museum di Los Angeles per 30.490.000 dollari (era stimata tra i 25 e i 35 milioni). La cifra raggiunta vale da sola quasi la metà del totale della Evening Sale di Old Master Paintings di $53.5 milioni.
Come prevedibile, l’opera ha centrato il record d’asta. Solo la stima più bassa superava di oltre tre volte il prezzo di aggiudicazione più alto pagato in un pubblico incanto per un’opera di Gentileschi, che risaliva al 1995 quando da Sotheby’s a Londra “Il ritrovamento di Mosè” fu venduto per 4.600.000 £ (7.020.000$).
L’opera fu commissionata nel 1621 dal nobile Giovanni Antonio Sauli per il suo palazzo di Genova. La Serie Sauli rappresenta una delle commissioni più importanti affidate a Gentileschi e include una “Maddalena Penitente” oggi in una collezione privata newyorkese e “Lot e le Figlie” conservato al Getty Museum dal 1998. Gli esperti del museo sono molto soddisfatti della nuova acquisizione e di poter così riunire due delle tre tele del maestro barocco, un’operazione che ritengono di grande importanza storico-artistica (clicca qui per leggere l’annuncio del museo).
La grande tela del Gentileschi è forse uno dei più bei capolavori del Seicento italiano e il più importante esempio di pittura barocca mai apparsa sul mercato a memoria d’uomo. La sensualissima bellezza della figura femminile unisce alla perfezione la lezione del naturalismo caravaggesco alla raffinatezza cromatica di questo autore. Il dipinto immortala l’episodio in cui Danae, la bellissima figlia del Re Acrisio di Argo e di Euridice viene rinchiusa in una stanza segreta per impedirne qualsiasi contatto con il mondo maschile. Ma Giove, in una metamorfosi divina, si materializza nella pioggia dorata per fecondarla e renderla madre di Perseo. L’arrivo di Giove è annunciato da Cupido -che scostando la lussureggiante tenda verde scuro- rivela la bellezza di Danae e permette a Giove di entrare nei panni della cascata di monete.
Orazio Gentileschi inizia la sua carriera a Roma lavorando in stretto contatto con gli artisti italiani e stranieri e in particolare rimane stupefatto dalle opere di Caravaggio. Trasmise la propria arte e maestria pittorica alla figlia pittrice Artemisia, una delle rare donne artiste del passato.
E lo Stato italiano non ha trenta milioni di dollari da spendere per recuperare quest’opera ? Ruberie, sprechi, corruzione dilagano con danni economici enormi in ogni campo, si buttano miliardi per salvare banche e finanziare partiti inutili, mantenere clandestini senza diritto di asilo e per contro non si capisce a cosa serva un ministro alla cultura se non si preoccupa di una tale questione.
Questo capolavoro, inoltre, a quel prezzo sarebbe stato un affare se pensiamo al fatto che un lavoro di Mark Rothko, artista validissimo ma con tutto rispetto non paragonabile a Gentileschi, è stato venduto a 80 milioni di dollari.