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La Contropittura di Pablo Echaurren a Roma. Una visione ironica del presente

Pablo Echaurren, Vulcanizzatori di anime forate, 1990, acrilico su tela, 100 x 180 cm Pablo Echaurren, Vulcanizzatori di anime forate, 1990, acrilico su tela, 100 x 180 cm

C’è tempo fino al 3 aprile per visitare la mostra dedica a Pablo Echaurren dalla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.

Pablo Echaurren, Ex-pistols, 1996, collage, 50 x 50 cm
Pablo Echaurren, Ex-pistols, 1996, collage, 50 x 50 cm

Il fulcro concettuale di Pablo Echaurren. Contropittura è rappresentato dall’impegno politico che connota la ricerca dell’artista. Pittore ad appena 18 anni, ottiene un precoce riconoscimento da Arturo Schwarz, “patron” del Dada-Surrealismo, ma nel 1977 decide di abbandonare la professione per immergersi nel clima sociale complesso e teso del periodo. Nell’idea del superamento dell’arte a favore della creatività della vita, Echaurren trova linfa per le sue pagine ironiche e satiriche e per le sue future elaborazioni pittoriche.
L’esposizione sottolinea il periodo della sospensione dell’attività propriamente artistica; non si tratta quindi di una antologica, ma di una mostra tematica che intende mettere in luce l’aspetto più importante dell’arte di Echaurren e il suo avanguardistico contributo al pensiero contemporaneo.

Pablo Echaurren, Vulcanizzatori di anime forate, 1990, acrilico su tela, 100 x 180 cm
Pablo Echaurren, Vulcanizzatori di anime forate, 1990, acrilico su tela, 100 x 180 cm

Nella mostra dedica a Pablo Echaurren oltre 200 opere – tele, disegni, collage – dagli anni settanta ad oggi ed un’ampia sezione di documentazione, comincia con i lavori d’esordio, i “quadratini”, acquerelli e smalti di piccole dimensioni che riflettono i miti generazionali (la politica, la musica) e le inclinazioni personali (per le scienze naturali, il collezionismo).

Pablo Echaurren, Tra quarantatré secondi circa, 1975, acquerello e china su carta, 24 x 18 cm.
Pablo Echaurren, Tra quarantatré secondi circa, 1975, acquerello e china su carta, 24 x 18 cm.

La sezione centrale ospita disegni e collage inediti legati all’esperienza dei cosiddetti “Indiani metropolitani” che, nel 1977, si sono appropriati dei linguaggi estetici dell’avanguardia artistica per denunciare il mondo illusionistico dei media. In questo ambito appare evidente il desiderio di trasformare l’esclusiva ricerca di Marcel Duchamp in uno strumento a disposizione di tutti, secondo un progetto di collettivizzazione dell’avanguardia storica. Seguono una serie di grandi tele degli anni ottanta e novanta, che fanno i conti con gli eventi contemporanei e con la problematica ambientale, e alcuni collage degli anni novanta composti con manifesti politici e pubblicitari.

Pablo Echaurren, Sull’avvistamento della grande macchia rossa, 1975, acquerello e china su carta, 24 x 18 cm.
Pablo Echaurren, Sull’avvistamento della grande macchia rossa, 1975, acquerello e china su carta, 24 x 18 cm.

La mostra illustra anche le più recenti «pitture da muro» di Pablo Echaurren, che creano un nuovo alfabeto simbolico, una serie di quadri sul sistema dell’arte che rivelano la dimensione critica del lavoro dell’artista e i lavori di dimensioni minori, come le “Decomposizioni floreali”. L’attenzione è pertanto focalizzata sulla “contropittura” di Pablo Echaurren , quella che stimola una visione ironica del presente.

INFORMAZIONI UTILI

Pablo Echaurren. Contropittura

Fino al 3 aprile 2016
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti, 131
Roma

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