Energy Box colora Milano. La street art trasforma le centraline dei semafori in opere d’arte
Una crew di street artist sbarca a Milano e si disloca nelle vie della città, per colorare le centraline dei semafori di più di 150 incroci stradali. Le anonime scatole grigie diventano autentiche opere d’arte e danno vita ad una mostra a cielo aperto.
La rivincita della street Art
Chi è abituato a pensare alla street art come a un passatempo per giovani ribelli o bande ai limiti della legalità è destinato a ricredersi, grazie ad Energy Box. Il comune di Milano ha chiamato una squadra di talenti della bomboletta, con l’obiettivo di portare in città una ventata d’allegria e contrastare gli atti di puro vandalismo.
L’iniziativa, ideata dal writer Davide Tinelli, in arte Atomo, abbraccia responsabilità sociale e qualità curatoriale, grazie alla regia di Flavio Caroli. Il Professore, noto per il sano sincretismo fra ricerca accademica e divulgazione popolare -dall’insegnamento presso il Politecnico di Milano alle lezione nel salotto televisivo di Fabio Fazio-, colpisce ancora, selezionando più di cinquanta artisti, uniti nel nome della creatività.
Arts&Craft 2.0
Le centraline dei semafori che si scorgono ad ogni incrocio stradale diventano il supporto pittorico di opere d’arte, in grado di allietare indistintamente passanti frettolosi e feticisti delle nuove urgente espressive. Così, un manufatto puramente strumentale acquista nuova dignità estetica, facendosi veicolo di una forma creativa a lungo rimasta sotto silenzio e non compresa in tutta la sua straordinaria complessità.
In un’epoca in cui le rivoluzioni più genuine nascono ai margini del macchinoso mondo dell’arte, il Comune di Milano -con l’aiuto di A2A e Fondazione Aem- convoglia al centro della scena un flusso di energie creative che rischiano di disperdersi nel carico consumistico di immagini quotidiane.
Una galleria a cielo aperto
150 “Energy Box” tracciano un itinerario che attraversa tutta la città: da Nord a Sud, dal centro storico alle periferie che hanno generato l’arte pubblica di ultima generazione.
È sufficiente aprire gli occhi e camminare,per immergersi in una galleria a cielo aperto. Il viaggio si apre idealmente in Piazza della Scala, dove Frode celebra la nostra identità culturale, attraverso un ritratto di Giuseppe Verdi munito di scritta “- GRIGI, + VERDI”. Sulla stessa lunghezza d’onda, le margherite di reFRESHInk regalano a Corso Magenta una serie di aiuole immaginarie, mente le rose brulicanti dipinte da Nous+Loop dialogano con i palazzi liberty di Corso Buenos Aires.
Se a far sorridere la zona Fiera sono i pinguini di Pao, ad animare i vicoli di Brera sono le onde calcate dal temerario tirannosauro di Shah, mentre in Porta Romana è impossibile non notare il “2 di Picche”firmato Teatro. Ma allontanandosi dal centro la riqualificazione urbana diventa ancora più preziosa e occorre attingere ad una creatività decisamente poco convenzionale: dal rigoroso astrattismo di Rendo alla stilizzazione minimale di Franco Reale, dall’iperrealismo di Neve alle fiabe per immagine di Magenta. Dulcis in fundo il timbro incisive di Atomo certifica la verve di un pioniere che si reinventa giorno dopo giorno.
Energy Box- Un romanzo d’avventura
Il racconto metropolitano di Energy Box entra nelle pagine di in un catalogo edito da Skira, intitolato: “Energy Box. Milano. La prima grande mostra a cielo aperto”.
La riqualificazione delle ex scatole grigie è stata un successo e si incrociano le dita per l’estensione del progetto. In attesa del sequel, siamo tutti invitati a scoprire il primo volume di questo avvincente romanzo d’avventura.
INFORMAZIONI UTILI
“Energy Box. Milano. La prima grande mostra a cielo aperto”
Catalogo edito da Skira