L’arte contemporanea sorge nei luoghi più inaspettati. Così anche la metropolitana di Brescia diventa un luogo adatto per creare. Sotto l’ala protettrice del progetto SubBrixia, ideato e prodotto da Brescia Musei e Brescia Mobilità in collaborazione con il Comune di Brescia, alcuni dei protagonisti della scena artistica italiana contemporanea si sono dati appuntamento nel sottosuolo per creare interazione tra i cittadini e la rete metropolitana della città, inaugurata nel 2013.
Per ogni stazione delle prime cinque selezionate, un artista diverso sta producendo un’installazione site specific. Nell’idea degli organizzatori il progetto darà vita ad una sorta di museo d’arte contemporanea sotterraneo. Gli esempi da seguire da Napoli a Londra, passando per Milano e Stoccolma sono numerosi. Ma la rete bresciana, che è composta da 17 stazioni per una lunghezza complessiva di circa 14 chilometri, guarda al futuro e mira a trascinare i passeggeri in atmosfere fantascientifiche.
Il progetto artistico curato da NERO, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei si realizza dunque come una “mostra diffusa”, libro aperto per indagare geografie, identità, linguaggi eterogenei e dopo l’inaugurazione dell’installazione firmata Rä di Martino -tuttora esposta presso la fermata Marconi – è ora la volta di Marcello Maloberti che interviene in quella che è già di per sé una tra le stazioni più simboliche e belle, la Stazione appunto. Seguiranno a Maloberti, Francesco Fonassi, Patrick Tuttofuoco e Elisabetta Benassi.