Per il progetto “Valore del restauro sostenibile”, il 25 febbraio si terrà presso la Venaria Reale il secondo incontro dal titolo “Formazione, trasmissione disciplinare e convergenza multidisciplinare nel restauro”.
Il progetto è nato riflettendo su un problema italiano: il nostro Paese ha un patrimonio architettonico artistico immenso e fin ora si è commesso l’errore di voler gestire questa immensità con le sole forze pubbliche, rifiutando il contributo di privati. Cos’è il restauro sostenibile? È porsi il problema della destinazione d’uso del bene monumentale fin da subito. I restauri devono essere sostenibili dal punto di vista economico, finanziario , culturale, sociale. Si può arrivare a questo tipo di restauro anche stringendo alleanze tra pubblico e privato.
L’incontro del 25 febbraio servirà a riflettere sull’importanza dell’innovazione nella formazione di una delle eccellenze italiane: i restauratori. Anche la scelta della location non è casuale: la Reggia di Venaria è sede della Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali. La Reggia è stata inoltre teatro di uno dei più importanti restauri a livello europeo, lavoro celebrato anche dalla stampa internazionale: il restauro di Venaria figura al 9° posto tra i restauri più celebrati dalla stampa estera.
Fino ad oggi Italiana Costruzioni ha portato avanti numerosi restauri tra cui Castello Sforzesco, la Villa Reale di Monza e il colonnato di San Pietro a Roma. Recente è la notizia dell’accordo stipulato da Italiana Costruzioni con il Ministero dei Beni culturali iraniano e prevede una serie di collaborazioni nell’ambito dello sviluppo e modernizzazione dei musei iraniani. Solo per il Museo Nazionale di Teheran, è previsto un intervento di ristrutturazione di circa 10 milioni di euro.