Leica Galerie Milano ospita la mostra ORIGIN di Jakob de Boer, fotografo, produttore e regista canadese.
Il progetto fotografico nasce la scorsa primavera quando de Boer visita per la prima volta le piantagioni di caffè di SONGWA in Tanzania. Il risultato è una narrazione fotografica in bianco e nero che vuole raccontare la storia del caffè attraverso i frammenti di vita delle comunità dei piccoli produttori.
Con le sue immagini Jakob de Boer ripercorre il viaggio del caffè, primaria fonte di sostentamento per le popolazioni della fascia equatoriale e bevanda venerata dal mondo occidentale, partendo dal lavoro quotidiano dei produttori locali nelle piantagioni, dalla coltivazione alla raccolta di questa preziosa risorsa, nel tentativo di evocare il rapporto osmotico tra l’ambiente e chi lo coltiva, tra il paesaggio e l’elemento umano.
“Per me il linguaggio di queste immagini è centrato sull’idea che le persone sono il paesaggio all’interno del paesaggio, non sono separate da esso”: in queste parole, de Boer racchiude il senso del suo lavoro. Nelle foto in esposizione- 16 tavole in bianco e nero di grande formato scattate con Leica M Monochrom Typ 246 – l’artista ricrea infatti un’atmosfera evocativa, cercando di cogliere l’essenza stessa del rapporto tra uomo e natura e di rappresentare il legame indissolubile che li unisce.
In ORIGIN Jakob de Boer, soprannominato “hunter of moments” (cacciatore di momenti), riesce quindi a dar voce, attraverso le immagini, alle storie delle piccole comunità tanzanesi diventandone testimone silenzioso e discreto e restituendo allo stesso tempo tutto il fascino e la bellezza del paesaggio africano che ne fa da scenario.
Parte del ricavato della vendita delle foto in esposizione sarà devoluto alla piccola comunità di SONGWA.
Jakob de Boer, regista/produttore canadese, fotografo fine art e narratore visivo che, attraverso la sua fotografia condivide il desiderio di comprendere il mondo intorno a noi con la macchina fotografica che diventa uno strumento di indagine; un microscopio. Influenzato da pittori come John Singer Sargent, Vermeer e Caravaggio, Jakob ha trascorso anni a studiare e decostruendo la composizione sotto la tutela di numerosi pittori e maestri della stampa in camera oscura. Il suo lavoro è stato influenzato dai registi Ridley Scott, David Lean e Hayao Miazaki e il loro uso delle immagini per evocare emozioni e raccontare una storia.
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