“Ci vuole distacco, sintesi, compassione. Soprattutto ci vuole un radar mentale orientato costantemente sulla società”.
Sono le parole di Mimmo Rotella, un estratto della filosofia di un artista eversivo, inventore inesauribile, sperimentatore, attore e viaggiatore e autore di poemi e di composizioni musicali, nonché suonatore di strumenti a percussione.
Locarno, con l’esposizione Rotella e il Cinema alla Pinacoteca Comunale Casa Rusca, in collaborazione con la 69esima edizione del Festival del film di Locarno e con il Mimmo Rotella Institute e la Fondazione Mimmo Rotella, celebra l’opera di una delle personalità più rappresentative dell’arte italiana del secolo scorso.
“È la prima grande mostra in Svizzera dedicata a Rotella e il Cinema, nel decimo anniversario della scomparsa dell’artista” dice Rudy Chiappini, Direttore dei Musei civici e curatore dell’esposizione. Il percorso espositivo si snoda attraverso i tre piani dello spazio museale con una sessantina di opere che analizzano il periodo a ridosso degli anni Sessanta fino al termine della sua carriera artistica avvenuta con la sua scomparsa nel 2006 all’età di 87 anni.
“Nei primi anni Cinquanta per uscire da un periodo di crisi creativa, Rotella non ha esitato a intraprendere con coraggio una via assolutamente nuova, scoprendo il manifesto pubblicitario e con esso il valore dello strappo”, spiega il curatore.
E’ quella che Mimmo Rotella nella Roma degli anni Cinquanta ha definito “un’illuminazione Zen”. Sono le lacerazioni causate dalle intemperie e dai passanti a suggerirgli nel 1953 di strappare furtivamente i manifesti affissi ai muri per poi collezionarli nel suo atelier. Da lì nascono i primi décollages e i retro d’affiches costituiti da vari strati di manifesti incollati su una superficie di cartone o di tela e rielaborati con un raschietto con cui traccia dei ritagli sulla carta.
“Io incollo i manifesti poi li strappo: nascono forme nuove, imprevedibili. Ho abbandonato il cavalletto per protesta” dichiara Rotella nel pieno degli anni Sessanta quando i suoi décollages esprimono appieno una ricchezza segnica, visiva e provocatoria.
Alla Pinacoteca Comunale Casa Rusca scorre tutta la passione dell’artista per la mitologia del cinema e le pellicole entrate nell’immaginario collettivo. Da Via col Vento a Cleopatra, da La dolce vita a Divorzio all’italiana. E la divina Marilyn, prediletta da Rotell, i duri come Gary Cooper o le autentiche star, da Liz Taylor a Jack Nicholson.
Rotella e il Cinema
Pinacoteca Comunale Casa Rusca, Locarno
13 marzo- 14 agosto 2016
www.museocasarusca.ch