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Prix Meret Oppenheim 2016: annunciati i vincitori

Anche quest’anno l’Ufficio federale della cultura svizzera (UFC) premia, per la sedicesima volta, con il Gran Premio d’arte / Prix Meret Oppenheim 2016, tre operatori culturali nazionali di spicco. Ad aggiudicarsi il riconoscimento sono la curatrice Adelina von Fürstenberg, l’artista Christian Philipp Müller e l’architetto e autore Martin Steinmann. La celebrazione prevista a Basilea il 13 giugno prossimo, anticiperà Art Basel. Nella mostra Swiss Art Awards 2016 saranno inoltre esposte le migliori opere presentate dai partecipanti.
Ma andiamo a conoscere più da vicino i vincitori.

Adelina von Furstenberg
Adelina von Furstenberg

Adelina von Fürstenberg è una curatrice attiva a livello internazionale, ha fondato il Centre d’Art Contemporain di Ginevra nel 1974 e lo ha diretto fino al 1989 proponendo in prevalenza arte concettuale e movimenti e tendenze come Fluxus, Arte povera e arte performativa. Per le sue attività curatoriali in occasione della 45a edizione della Biennale di Venezia, nel 1993, è stata premiata per la direzione della scuola per curatori Le Magasin di Grenoble, che ha diretto dal 1989 al 1994. Nel 2015, grazie all’allestimento da lei curato, il Padiglione dell’Armenia ha vinto il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 56a Biennale di Venezia. Adelina von Fürstenberg è stata una delle prime curatrici svizzere ad essersi interessata per l’arte extraeuropea spianando il terreno per un approccio multiculturale e una spiccata consapevolezza per il sociale con «Dialogues of Peace», mostra d’arte in occasione del cinquantenario delle Nazioni Unite a Ginevra, Adelina von Fürstenberg ha dedicato una retrospettiva nel 2007.

Adelina von Fürstenberg in conversation with Stephanie Bailey
Adelina von Fürstenberg in conversation with Stephanie Bailey

E’ di Berlino invece l’artista concettuale Christian Philipp Müller, è stato allievo di Fritz Schwegler e assistente di Kaspar König all’Accademia d’arte di Düsseldorf. Ha assunto fama internazionale con la sua partecipazione alla 45a edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione dell’Austria (1993) e alla documenta X (1997). I suoi lavori sono presenti in collezioni internazionali come quella del MOCA di Los Angeles, del Museum Ludwig di Colonia, del mumok di Vienna e in numerose collezioni svizzere, tra cui quella del Kunstmuseum di Basilea e del Migros Museum di Zurigo. Quest’anno parteciperà inoltre a mostre in occasione dell’anniversario della Kestnergesellschaft di Hannover, in aprile, e presso il Museum Ludwig di Colonia in agosto.

Christian Philipp Müller – RESOLUTIONs – Galerie Nagel Draxler – Art
Christian Philipp Müller – RESOLUTIONs – Galerie Nagel Draxler – Art

Da oltre quattro decenni architetto e autore, Martin Steinmann, invece si dedica all’architettura più recente, soprattutto svizzera, attraverso ricerche, pubblicazioni e mostre. Dopo gli studi al Politecnico di Zurigo, ha lavorato come architetto e dal 1968 è stato collaboratore scientifico dell’istituto gta, dove ha costituito l’archivio CIAM. Nel 1978 ha concluso questo lavoro con una dissertazione insignita della medaglia SPF. Dal 1980 al 1986 ha diretto la rivista archithese, poi ha fondato con Irma Noseda lo studio arge baukunst a Zurigo e dal 1987 al 2006 è stato professore di progettazione al Politecnico di Losanna. Autore di numerose pubblicazioni, Martin Steinmann ha dato importanti impulsi al dibattito sull’architettura, non solo in Svizzera.

Martin Steinmann
Martin Steinmann

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