“Il mio incontro con la cornice antica avvenne in anni lontani e per una semplice casualità: nella primavera del 1962 ebbi l’opportunità e il grande privilegio di conoscere Ardengo Soffici, fui presentato da una conoscenza comune, Mino Maccari, altro grande interprete dell’arte del ‘900…” Così scrive Roberto Lodi, il personaggio forse più conosciuto e stimato nel mondo del collezionismo della cornice di antiquariato, in apertura del catalogo che Pandolfini Casa d’Aste dedica alla vendita della sua intera collezione di cornici.
L’asta-evento sarà battuta in sede a Firenze il 21 aprile prossimo. Roberto Lodi, con sua galleria di Modena, è diventato il vero e proprio punto di riferimento per la cornice antica. Nel corso più di cinquant’anni di attività ha cercato, collezionato, studiato e catalogato così tante cornici antiche di pregio che è arrivato alla pubblicazione di ben otto cataloghi specifici, oltre al noto e importante Repertorio della cornice europea, pubblicato nel 2003 con la collaborazione dell’amico e collega Amedeo Montanari.
Ora, non avendo trovato un “testimone” cui passare le consegne, ha deciso di chiudere l’attività desiderando, però, di storicizzare ulteriormente il frutto di tanti anni di lavoro: e quale modo migliore se non una vendita all’asta dell’intera collezione di cornici?
Per questa vendita Pandolfini ha previsto un catalogo dedicato, che cercherà di essere non solo mezzo per la vendita, ma anche uno strumento di consultazione che possa rimanere a disposizione di collezionisti e amatori, per la cura, la professionalità è la precisione della documentazione con cui è stato redatto.
In asta saranno presentate circa duecento cornici, tutte in perfetto stato di conservazione, in grado di documentare questa particolare e importante produzione artistica, talvolta ingiustamente considerata minore, con esemplari realizzati dai migliori ebanisti italiani ed europei tra il XVI e il XIX secolo. Nell’imbarazzo della scelta, ricordiamo un’importante CORNICE FIORENTINA D’ISPIRAZIONE “SANSOVINESCA” della metà del XVI secolo, in catalogo a 5.000/7.000 euro e una rara COPPIA DI CORNICI toscane degli inizi del XVII secolo stimata 6.000/8.000 euro ciascuna. Ma anche una preziosa CORNICE ROMANA della metà del XVII secolo la cui stima è di 5.000/7.000 euro, poi una ricca CORNICE BOLOGNESE della metà del XVII secolo interamente scolpita a foglie d’acanto valutata 4.000/6.000 euro, e un’insolita CORNICE TOSCANA “a cassetta” dorata a guazzo e laccata a tempera, della seconda metà del XVI secolo in catalogo a 5.000/7.000 euro.