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Sympathy for the devil. Lo sbarco in grande stile dei Rolling a Cuba

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Perdonatemi se questa volta metto i piedi in un piatto che non è il mio – probabilmente mal me ne incorrerà – ma si sa, al cuor non si comanda.

È di questi giorni la notizia dello sbarco in grande stile dei Rolling a Cuba con annesso seguito di “groupies” super vip. Non è certo la prima volta che la Storia ci propone paradossi che rivelano la caducità e la falsità dei conformismi che hanno informato intere generazioni.

Infatti sino a ieri e, per alcuni ancora oggi, la rivoluzione cubana rappresentava il volto del comunismo in salsa caraibica, gioioso e felice, e non il ghigno feroce di una dittatura crudele e repressiva, financo con gli omosessuali, oltre che con gli oppositori politici. L’isola sotto “la felice dittatura” è divenuta il trampolino di lancio verso gli States per i cocaleri sudamericani ed il paradiso per riccastri nostrani, consumatori di carne fresca e giovane. Questa l’economia della miseria creata dal Lider Maximo.

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Come dimenticare l’innamoramento dei soliti intellò per Fidel? Vi ricordate le interviste adoranti di Gianni Minà, le canzoncine di Jovanotti – a proposito non si potrebbe “cancellare il debito” anche al nostro disastrato Bel Paese-, i docufilm di Oliviero Pietra (Oliver Stone)?

Fine, tutto dimenticato.
Fantastico, molti degli stessi svippati che inneggiavano a la revolución ora sono lì sotto il palco dei Rolling a festeggiare l’avvenuta liberazione. Forse il fumo fa veramente male, anche se a giudicare dagli Stones parrebbe proprio di no.

Chissà che la loro Sympathy for the Devil qualche vantaggio non lo abbia portato. A guardare quel patibolare ritratto di Dorian Gray che è Keith Richard verrebbe da pensare che qualche patto sia intercorso. Certo il rock era indigesto alle orecchie di Fidel che fiutava trasgressione e irriverenza, normali in democrazia e insopportabili in regimi totalitari. Al sound occidentale si contrapponeva il ritmo caraibico.
Do you remember Buena Vista Social Club?
Ecco, se c’era una cosa bella che era miracolosamente sopravvissuta in quella latrina era quella roba lì. Ora la carovana degli svippati radical chic è arrivata a propalare un’altro fatuo conformismo.

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Please allow me to introduce myself
I’m a man of wealth and taste
I’ve been around for a long, long years
Stole many a man’s soul and faith…
Sympathy for the Devil…

L.d.R

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