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Il segno infinito. Luigi Boille a Pordenone

Luigi Boille: Fuga in grigio,1957

A pochi mesi dalla scomparsa, arriva a Pordenone una retrospettiva dedicata a Luigi Boille, protagonista tra i maggiori dell’Informale europeo, romano d’adozione, ma pordenonese di nascita.

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Luigi Boille
Luigi Boille. Blooming 116×89 cm, 1965

Oltre 140 opere – quasi tutte concesse in prestito dall’Archivio Luigi Boille di Roma – saranno ospitate dal 16 aprile al 2 ottobre alla Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato (PArCo) di Pordenone, per la mostra dal titolo “Il segno infinito” curata da Silvia Pegoraro.

Boille è “l’artista che piegò l’Informale a una scrittura calligrafica e che mai si discostò dalla pittura purissima”, annotò Arianna Di Genova in un articolo pubblicato all’indomani della sua scomparsa. Di lui sottolinea “la pittura seminale alla Michaux, i filamenti di colore che intersecano la superficie e procedono oltre, spinti da forze centrifughe misteriose. E ancora, il guizzo gestuale che riporta tracce, orme, percorsi iniziatici, traiettorie solo in apparenza caotiche ma ben ‘sistemate’ dentro un processo creativo che opera per via di addizioni materiche e non di sottrazioni, riempiendo ogni vuoto”.

Luigi Boille: Fuga in grigio,1957
Luigi Boille. Fuga in grigio,1957

Come ha scritto Giulio Carlo Argan, il segno di Boille “svolgendosi e modulandosi come pura frase pittorica, realizza e comunica uno stato dell’essere, di immunità o distacco o contemplazione“. E fu proprio Argan ad andare a scovarlo nel suo studio parigino, per ricondurlo in Italia, attraverso una serie di rassegne sempre più fitte.

Questa grande mostra retrospettiva di Pordenone si propone come un percorso significativo attraverso l’arte di Luigi Boille: 65 anni di ricerca – dal 1950 al 2015, anno della scomparsa dell’artista – testimoniati da oltre 140 opere (olii e tecniche miste su tela, tempere, grafiche). Tra di esse, molti i lavori inediti o esposti solo in mostre internazionali in anni lontani, e da allora non più visibili, come la grande tela Empreinte structure, realizzata per l’ormai mitico International Festival Osaka/Tokyo del 1958, a cura di Michel Tapié e Jiro Yoshihara.

INFORMAZIONI UTILI

LUIGI BOILLE Il segno infinito
Dal 16 aprile al 2 ottobre 2016
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato
Viale Dante, 33 Pordenone

Inaugurazione: sabato 16 aprile 2016 alle ore 18.00

Orari: Da mercoledì a domenica: 15.00 – 19.00;
Ingresso: Intero € 3,00, ridotto € 1,00.
www.artemodernapordenone.it

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