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Al via alla 10^ edizione del Festival Internazionale del Giornalismo

Torna a Perugia dal 6 al 10 aprile il Festival Internazionale del Giornalismo, il più importante media event del panorama internazionale. 5 giorni, oltre 200 eventi – tra incontri-dibattito, interviste, film e documentari, presentazioni di libri, workshop, serate teatrali – oltre 500 speaker da 34 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming.

Il tema centrale della decima edizione della manifestazione: verso quali frontiere sta andando il giornalismo? Un quesito grazie al quale confrontarsi, condividere e sperimentare nuove modalità di comunicare l’informazione in un mondo sempre più globalizzato. Fact-checking, data journalism, explanatory journalism, il ruolo giornalistico delle piattaforme, paywall vs crowdfunding, l’era dei video e del mobile, robot journalism, il coinvolgimento dei lettori e il ruolo civico dell’informazione, il giornalismo mobile first, social networks vs media mainstream… Ma anche tanta attualità: dalle problematiche legate alle migrazioni ai conflitti che scuotono il Medio Oriente, dal terrorismo alla crisi delle democrazie europee,  dalla tutela della privacy  e della libertà di espressione alla sorveglianza di massa, fino alla riflessione intorno al mondo della letteratura, della musica e dello sport.

Festival-Giornalismo-Perugia-2014
Quattro i talk previsti -sul mondo del giornalismo che cambia, sulla battaglia per la democrazia e la libertà di informazione- affidati a Hossein Derakhshan scrittore e blogger iraniano-canadese, un pioniere dei blog in Iran, considerato in patria “the BlogFather”, Mark Little vicepresidente media Europa-Africa Twitter e fondatore di Storyful -una delle più importanti piattaforme di verifica dei contenuti online-, Iyad El-Baghdadi attivista per i diritti umani e scrittore.

Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa due tra i fondatori di Raqqa is Being Slaughtered Silently (RBSS),  gruppo Raqqa is Being Slaughtered Silently è nato due anni fa, nell'aprile del 2014, come risposta ai crimini commessi dallo Stato Islamico.
Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa due tra i fondatori di Raqqa is Being Slaughtered Silently (RBSS). Il gruppo Raqqa is Being Slaughtered Silently è nato due anni fa, nell’aprile del 2014, come risposta ai crimini commessi dallo Stato Islamico.

Tra gli ospiti stranieri Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa due tra i fondatori di Raqqa is Being Slaughtered Silently (RBSS) la campagna rivoluzionaria di informazione anti ISIS, nata per pubblicare e distribuire contenuti online in arabo e in inglese e documentare il massacro nella città siriana Raqqa; Anas Aremeyaw Anas il pluripremiato giornalista investigativo che lavora sotto copertura e combatte contro la corruzione e per i diritti umani in Ghana e non solo; Jay Carney Senior Vice President Global Corporate Affairs di Amazon ed ex Portavoce della Casa Bianca, in un incontro con il direttore de La Repubblica per esplorare il significato e le potenzialità del “explanatory journalism”.

White House Press Secretary Jay Carney briefs the media in the James S. Brady Press Briefing Room of the White House
White House Press Secretary Jay Carney briefs the media in the James S. Brady Press Briefing Room of the White House, Feb. 16, 2011. (Official White House Photo by Lawrence Jackson)

Ma anche Emily Bell, Trushar Barot, Madhav Chinnappa, Ewen MacAskill, Patricia Thomas e tanti altri connazionali del calibro di Carlo Bonini e Giuliano Foschini, che rifletteranno sul caso Giulio Regeni: in un incontro sull’arte e il giornalismo in tempo di guerra. Non mancheranno anche gli spazi dedicati all’intrattenimento e al mondo social con la partecipazione del rapper Fedez.

FEDEZ
FEDEZ

Tra le presentazioni di libri: Cosa è successo quando ho “hackerato” il mio cancro al cervello, la storia di Salvatore Iaconesi e del progetto open source “La Cura”, un libro che potrebbe cambiare il nostro punto di vista sulle malattie e su come affrontarle; Giovanni Floris presenta il suo nuovo lavoro “La prima regola degli Shardana”; Andrei Soldatov e Irina Borogangli presentano il loro “The Red Web”, uno studio eccezionale sugli attacchi alla libertà di Internet e di espressione in Russia; ospite del festival anche il giornalista e scrittore Evgeny Morozov, autore del libro “Silicon Valley: i signori del silicio”, in conversazione con il giornalista Fabio Chiusi.

Cosa è successo quando ho “hackerato” il mio cancro al cervello
Cosa è successo quando ho “hackerato” il mio cancro al cervello

Il festival offre anche quest’anno 75 workshop, tutti gratuiti, per permettere ai partecipanti di affinare le proprie competenze di diverse aree e per la prima volta in Italia, dopo un tour nelle piazze più importanti d’Europa, l’installazione Anything to Say? dell’artista Davide Dormino. Una  scultura di bronzo che ritrae a grandezza naturale, in piedi sopra tre sedie, le figure di Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, che hanno avuto il coraggio di dire no all’intrusione della sorveglianza globale e alle bugie che portano alla guerra. La quarta sedia è vuota e serve per invitare il pubblico all’azione prendendo posizione simbolicamente al fianco delle tre figure.

Per consultare l’intero programma del festival clicca qui

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