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miart 2016, si parte!

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Al via miart 2016, la ventunesima edizione della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano,  l’ultima sotto la direzione di Vincenzo de Bellis. Questa sera, 7 aprile, inaugurazione ad inviti.

Agostino Bonalumi Nero, 1966 Signed and dated (on the reverse)  Shaped canvas and vinyl tempera  90 x 70 cm  Courtesy Galleria Mazzoleni
Agostino Bonalumi
Nero, 1966
Signed and dated (on the reverse)
Shaped canvas and vinyl tempera
90 x 70 cm
Courtesy Galleria Mazzoleni

Dal 7 al 10 aprile i padiglioni di fieramilanocity accoglieranno 154 gallerie internazionali che ancora una volta rappresentano il meglio dell’arte moderna, contemporanea e del design a edizione limitata provenienti da 16 paesi (Austria, Belgio, Corea, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Repubblica Slovacca, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Uruguay), scelte dal comitato selezionatore tra più di 350 domande pervenute.

Joseph Kosuth  'Essential C.S. #6', 1988  Red neon   16 x 90 cm  6 1/4 x 35 3/8 inches  Courtesy Galleria Fumagalli, Milnao  Photo: Stephen White, London, 2014
Joseph Kosuth
‘Essential C.S. #6’, 1988
Red neon
16 x 90 cm
6 1/4 x 35 3/8 inches
Courtesy Galleria Fumagalli, Milnao
Photo: Stephen White, London, 2014

Delle 154 gallerie presenti in fiera, 40 partecipano ad Art Basel (lo scorso anno erano 30). Numerose le importanti gallerie internazionali che confermano la loro presenza dopo aver partecipato alle precedenti edizioni, come Alfonso Artiaco (Napoli), Gavin Brown’s Enterprise (New York), C L E A R I N G (New York – Brussels), Cardi (London – Milano), Sadie Coles HQ (London), Continua (San Gimignano – Beijing – Les Moulins – Habana), Massimo De Carlo (Milano – London), Dépendance (Brussels), kaufmann repetto (Milano – New York), Johann König (Berlin), Andrew Kreps (New York), Giò Marconi (Milano), Massimo Minini (Brescia), Office Baroque (Brussels), Robilant+Voena (London – Milano), Lia Rumma (Milano – Napoli), Christian Stein (Milano – Pero), T293 (Napoli – Roma), Tega (Milano), Tornabuoni Arte (Firenze – London – Milano – Paris), Michael Werner (New York – London), Zero… (Milano). Tra le molte che si aggiungono per la prima volta spiccano prestigiosi nomi internazionali quali Blain Southern (London), Campoli Presti (London – Paris), Marc Foxx (Los Angeles), Greene Naftali (New York), Rodolphe Janssen (Brussels), Lelong (Paris – New York), Mai 36 (Zürich), Anthony Reynolds (London), Esther Schipper (Berlin), Galleria dello Scudo (Verona), Sperone Westwater (New York), Wilkinson (London).

Maurizio Mannucci Trace of time and space, 2006  neon colore blu, cm 246,5x222  Courtesy Galleria Fumagalli, Milano  Foto: Antonio Maniscalco, Milano
Maurizio Mannucci
Trace of time and space, 2006
neon colore blu, cm 246,5×222
Courtesy Galleria Fumagalli, Milano
Foto: Antonio Maniscalco, Milano

La novità di questa ventunesima edizione è rappresentata dalla sezione Decades (a cura di Alberto Salvadori, direttore del Museo Marino Marini), che con le sue 9 gallerie propone un percorso lungo il Ventesimo secolo secondo una scansione per decenni. Decades traccia un racconto che enfatizza le due anime che definiscono miart – quella legata all’arte moderna e quella legata all’arte contemporanea – sostenendo in particolar modo l’arte storica di qualità in un momento di forte attenzione del mercato internazionale per l’arte del secondo dopoguerra, in particolare italiana.

> Blain Southern, London
> Studio Guenzani, Milano
> Centro Matteucci, Viareggio
> Richard Saltoun, London
> Galleria dello Scudo, Verona
> Sperone Westwater, New York
> Christian Stein, Milano – Pero
> Michael Werner, New York – London
> Wilkinson, London

Decades si aggiunge alle quattro sezioni che caratterizzano miart dal 2013: Established, che raccoglie 99 espositori – suddivisi nelle sottosezioni Master, per le gallerie che propongono artisti storicizzati, e Contemporary, dedicata alle gallerie specializzate nel contemporaneo; Emergent, dedicata a 16 gallerie internazionali focalizzate sulla ricerca delle giovani generazioni, di cui 11 straniere; THENnow, che presenta 8 coppie di gallerie nelle quali sono messi in dialogo un artista storico e uno appartenente a una generazione più recente; e infine Object, dedicata a una selezione di 14 gallerie attive nella promozione di oggetti di design contemporaneo concepiti in edizione limitata e fruiti come opere d’arte.

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Nel segno della continuità con le tre precedenti edizioni, un nuovo ciclo di miartalks accompagnerà le tre giornate di apertura al pubblico della fiera. Realizzati in collaborazione con In Between Art Film – la casa di produzione per film d’artista e video sperimentali fondata da Beatrice Bulgari – e con la curatela di Ben Borthwick, direttore artistico del Plymouth Arts Centre (Plymouth, UK), il nuovo ciclo di miartalks sarà una piattaforma di conferenze, conversazioni e interviste che coinvolgeranno più di 40 personalità internazionali di primo piano tra curatori, artisti, direttori di musei e di festival di cinema, collezionisti, film-maker, coreografi e produttori chiamati a esplorare il continuo dialogo fra il mondo delle arti visive, quello del cinema sperimentale, della musica, del video, del teatro e della danza.

Novità di quest’anno: il Fondo di Acquisizione “Giampiero Cantoni” di Fondazione Fiera Milano raddoppia! Dai 50.000 € stanziati in passato, la Fondazione ha portato infatti a 100.000 € il fondo grazie al quale verranno acquisite tra gli stand di miart opere d’arte moderna e contemporanea che andranno ad arricchire la collezione della Fondazione.

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miart 2016
8 – 10 aprile 2016
preview 7 aprile 2016
fieramilanocity, padiglione 3, gate 5
Milano

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