FienilArte è una galleria con sede principale a Pietrasanta e che vuole disseminare l’arte in modo quotidiano. Una galleria che non guarda solo ai nuovi linguaggi artistici, ma anche a nuovi modi di far conoscere l’arte. Ne parliamo con Augusto Palermo, suo “inquilino” principale, che ha da poco inaugurato la mostra di Paola Crema nel nuova “casa” di Bologna.
Augusto Palermo, lei che mestiere fa?
Sono chirurgo ortopedico e mi occupo di chirurgia protesica di anca e ginocchio. Lavoro a Milano.
Come è arrivato all’arte e al mercato dell’arte?
Ero e sono appassionato del barocco genovese. A Genova ho vissuto per vent’anni. Mi sono poi trasferito nelle campagne della Versilia, vicino a Pietrasanta, dove non ho potuto essere insensibile al forte impulso che deriva dall’arte contemporanea, tanto presente in questi luoghi. Nasco dunque come collezionista e appassionato frequentatore dei laboratori dove gli artisti di tutto il mondo producono le loro opere in marmo di Carrara e in bronzo.
Come è nata FienilArte?
Il nome di fantasia FienilArte, nasce da “Il fienile dell’arte”, titolo di un articolo che uscì sulla rivista di arredamento AD nel Novembre del 2010, su casa mia. Frequentare artisti, addetti ai lavori e vivere con loro e con gli amici la mia casa, mi ha fatto pensare che sarebbe stato bello fare qualcosa di costruttivo e divertente. È nato, così, “Il salotto di FienilArte” punto, tutt’ora, di incontro di amici collezionisti, artisti e di tutti coloro che nutrono e condividono con me questa passione.
Nel salotto di Fienilarte si sono incontrati artisti, appassionati, curiosi, giornalisti, opinion leader e addetti ai lavori. Alcune volte il mercato dell’arte subisce le logiche costrittive dei galleristi, che, volente o nolente, sono il metronomo del mondo dell’arte, più di quanto non lo siano gli spazi museali istituzionali. Per noi pensare ad una associazioni culturale, in grado di promuovere eventi, artisti e supportarli, con mostre, cataloghi e quanto loro necessario, è stata la scommessa per iniziare in modo sano.
Lei ha cominciato con un’associazione, cosa ha fatto scattare il passaggio alla galleria?
L’associazione culturale purtroppo non “passa” sempre il messaggio allo spettatore esterno, ossia tutto quello che viene fatto per l’artista, non trasmette il messaggio che l’opera d’arte proposta è in vendita. L’artista alla fine vuole essere aiutato a “realizzare” e abbiamo capito che l’associazione culturale, dopo tutto questo percorso, non lascia all’artista la sufficiente soddisfazione.
Cos’è una Social Art Gallery, che differenza c’è con le classiche gallerie?
L’idea di Social Gallery nasce perché credo che la galleria intesa come freddo spazio espositivo museale sia un concetto ormai finito. La galleria deve essere un punto di incontro, quasi una casa, dove gli amici si ritrovano con gli artisti, con il gallerista, con i curatori, con i curiosi, con i passanti, con gli artigiani e dove succede culturalmente sempre qualcosa.
Essere “Social” non significa banalmente solo essere “nei social”, ma anche divulgare il pensiero dell’artista, divulgare il pensiero del collezionista o del curioso su quanto accade in galleria.
Essere “Social” significa promuovere l’artista in galleria, non solo attraverso l’esposizione delle sue opere, ma anche trasmettendo in pochi minuti della visita il pensiero dell’artista, il luogo dove nasce il suo lavoro, far sentire la sua voce. Ecco perché noi, nelle nostre personali, oltre alla esposizione delle opere e oltre alla realizzazione di un catalogo, non facciamo mai mancare un video che illustri la vita e il lavoro dell’artista.
Essere “Social” significa avere un sito web costantemente aggiornato ed interattivo, come del resto è oggi imprescindibile essere presente sui “Social”, strumento di comunicazione di massa.
Essere “Social” vuol dire dialogare con le istituzioni, e noi lo facciamo mediante seminari che stiamo organizzando con i nostri artisti e l’accademia delle belle arti di Bologna.
Essere “Social”vuol dire cercare, in queste palestre di giovani talenti, nuovi artisti e anche giovani che vogliano realizzare cataloghi, video artistici e scrivere il loro pensiero su un lavoro artistico.
FienilArte nasce in Toscana, ma è arrivata anche in Emilia. Dove volete andare dopo?
FienilArte nasce in Toscana e sempre rimarrà come base a Pietrasanta. Dopo l’esperienza fatta a Bologna, città culturalmente molto stimolante, credo arriveremo a Milano.
Attualmente Milano è indiscutibilmente il panorama italiano più internazionale ed il nostro primo affaccio è già ora in Via della Spiga 34, in un progetto chiamato Be-House. All’interno di questo spazio, che sarà una vera e propria “casa”, FienilArte proporrà le opere dei propri artisti. Come dicevo prima, non in una fredda esposizione museale, bensì disseminate in un contesto quasi domestico, alla portata della vita di tutti i giorni di ciascuno di noi. In futuro vedremo cosa fare.
Chi sono i suoi collaboratori?
Il lavoro dietro le quinte di FienilArte è molto intenso e non può avvalersi, come immaginerete, del lavoro di un unica persona. Abbiamo due giovani e bravissimi assistenti (Lara dal Torrione e Marco Tondello); un giovane che si occupa della realizzazione di video, foto e cataloghi (Akio Takemoto), una design coordinator (Emanuela Marchesini), per la realizzazione delle ambientazioni; una Social Manager che coordina da dietro le quinte tutto il lavoro (Antonella Russotto); il legal advice (la Dottoressa Claudia Massella e l’avvocato Michela Botteri); il nostro ufficio public relation, composto dalle due infaticabili Claudia Mattioli e Federica Monticelli. A seconda poi della mostra o dell’artista che presentiamo, ci avvaliamo della curatela di nomi importanti, se occorre, come recentemente è stato con Giuliano Serafini, per la mostra di Paola Crema.
Come scegliete gli artisti?
Scegliamo gli artisti con cui sentiamo di poter divertirci. Questo per noi è fondamentale.
Cosa significa divertirsi con gli artisti?
Significa fare insieme qualcosa di costruttivo con spirito libero, senza le logiche di mercato che influenzano la creatività dell’artista. Costruire insieme il video/cortometraggio sulla vita e il pensiero dell’artista. Condividere con gioia il suo lavoro affinché diventi motivo di dibattito anche con altri artisti. Tutto questo è divertimento, legato all’arte vissuta con gioia e non necessariamente legata ai vecchi retaggi di tormento dell’artista, concetto ormai superato.
Buoni propositi per il futuro?
Tanti, ma primo fra tutti interagire con i giovani. Non mi riferisco solo agli artisti giovani, ma anche ai collaboratori, che sapranno dare a FienilArte un taglio costantemente moderno.
#FienilArte – Social Art Gallery
Pietrasanta, via Garibaldi 10 – Bologna, Galleria Cavour 2°
www.fienilarte.com – info@fienilarte.com – galleria@fienilarte.com
+39 3204444970#FienilArte – Social Art Gallery sede di Bologna,
Paola Crema Antico Assoluto
a cura di Giuliano Serafini,
visitabile dal 9 aprile fino al 8 maggio 2016.
mar – sab 11.00 – 13.00 | 15.30 – 19.30