Ampia retrospettiva di Mimmo Paladino (Paduli, 1948) alla Galleria Stein, nei suoi due spazi di Milano e Pero. La mostra – dal 12 maggio all’8 ottobre – propone un viaggio, attraverso più di venti dipinti, sculture ed installazioni sulla genesi e i passaggi più significativi dell’attività artistica dell’artista.
Il percorso espositivo, ordinato in sette sezioni tematiche, prende avvio da Milano.
I lavori esposti sono quelli di un giovane Paladino che negli anni settanta si rivolge alla pittura per definire la propria identità, il suo essere, la sua arte.
A Pero invece, nella più grande delle sei sale, viene ricostruita, per la prima volta dopo 28 anni, la grande installazione presentata alla Biennale di Venezia del 1988.
Il percorso permette al visitatore di immergersi nell’ avventura di un artista che è partito alla ricerca di sé attraverso l’arte, per approdare nei luoghi della consapevolezza interiore e di ciò che ci circonda.
E’ una occasione anche per vedere più da vicino una espressione artistica di rielaborazione, estensione, capace di oltrepassare la superficie delle pareti, metaforicamente e non, attraverso segni, colori e materia.
La rassegna ripercorre alcune delle tematiche tipiche dell’artista campano, dalle geometrie che analizzano lo spazio e lo ridisegnano, alla scultura come riflessione sugli elementi archetipici di forma e volume, fino alla sala dei grandi quadri dai colori primari, gialli, rossi, bianchi e neri.
La sala dell’oro, uno degli elementi fondanti del linguaggio di Paladino, tra la luce gialla e i timbri del nero e del bianco che ne punteggiano la superficie, fa da controcanto luminoso alla grande opera dei legni bruciati tra arti spezzati e figure nere consumate dal fuoco.
L’opera di Paladino è complessa ma anche analitica ed innovativa.
Il lavoro non è mai casuale, spazia fra le conoscenze della tradizione per poi affondare le radici anche nell’avanguardia, nelle culture arcaiche ed extraeuropee.
“L’artista rimane acrobata, non perché non sa dove andare, ma perché l’arte non può dare certezze”. E del resto, se fosse vero il contrario, non affronteremmo ogni giorno un nuovo dipinto… E’ confortante sapere che, invece, dietro una tela bianca c’è sempre una sorpresa. Come l’arte, così neppure l’artista sa offrire risposte certe. Anche se, ogni tanto, quando la storia lo richiede, c’è chi ci prova: ed è così che nascono i movimenti, le ideologie, i vari -ismi, tentativi di condensare la ricerca entro involucri ideali più precisi. Io, tuttavia, continuo ad amare l’artista che si sente libero di spaziare da più parti. Senza costrizioni ideologiche. Senza confini. (Stile arte, 1 giugno 2002)
Mimmo Paladino
INFORMAZIONI UTILI
MIMMO PALADINO
Galleria Christian Stein, Milano (corso Monforte, 23) e Pero (MI) (via Vincenzo Monti, 46)
12 maggio – 8 ottobre 2016
Orari:
Milano, dal martedì al venerdì: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 14.00 alle 19.00;
sabato: dalle 10.00 alle 13.00; dalle 15.00 alle 19.00
Pero (MI), dal martedì al sabato, dalle 12.00 alle 19.00
Informazioni:
Milano: Tel. 02 76393301; info@galleriachristianstein.com
Pero (MI): Tel. 02 38100316; info@galleriachristianstein.com