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Simbologie misteriose e lucide tentazioni. Il visionario Bosch torna a Venezia

Dettaglio creature, pannello sinistro del Trittico degli Eremiti - Bosch Dettaglio creature, pannello sinistro del Trittico degli Eremiti - Bosch

Torna a Venezia il Trittico degli Eremiti, uno dei tre polittici di Hieronymus Bosch (1453 – 1516), appartenenti alle collezioni delle Gallerie dell’Accademia.

Il Trittico è stato tra i protagonisti di ”Hieronymus Bosch – Visioni di un genio”, la grande retrospettiva organizzata a Den Bosch in occasione dei 500 anni dalla morte, insieme alle altre due opere appartenenti alle Gallerie: il Trittico di Santa Liberata e le quattro Visioni dell’Aldilà. Alla conclusione dell’analoga mostra ora aperta in Spagna, anche Santa Liberata e le Visioni torneranno a Venezia.

Trittico degli Ermiti dopo il restauro, Bosch
Trittico degli Ermiti dopo il restauro, Bosch

Il Trittico degli Eremiti raffigura tre celebri santi eremiti: Girolamo nello scomparto centrale, Antonio abate nello sportello di sinistra ed Egidio in quello di destra. Tutti e tre sono rappresentati, secondo la tradizione iconografica più nota, in devota preghiera.

I tre polittici sono stati restaurati a Venezia, attraverso fasi distinte e complesse. In particolare il Trittico degli Eremiti, era notevolmente compromesso ed è stato necessario un delicato processo di restauro della superficie pittorica.

La pellicola pittorica è stata quindi riportata alla luce grazie ad un lungo ed attento processo di pulitura. Sono state ridotte lacune e abrasioni ricomponendo strato per strato le parti mancanti ottenendo risultati importanti e nuovi nella lettura degli innumerevoli dettagli che sono a poco a poco ritornati ad animare le scene.

Dettaglio creature, pannello sinistro del Trittico degli Eremiti - Bosch
Dettaglio creature, pannello sinistro del Trittico degli Eremiti – Bosch

Visionario, ricco di mistero, tormentato. Hieronymus Bosch, considerato il “pittore del diavolo”, ha sfidato ed oltrepassato la ragione e le mode del suo tempo. Le sue composizioni dense di dettagli, sono come allucinate, frutto di esperienze oniriche fantastiche ed irreali, angosciose e tormentate, uniche e suggestive.

Bosch ha saputo raccontare con incredibile naturalezza la lucida follia dell’umanità, la spietatezza delle tentazione del male, la forza del demonio servendosi di pennellate di colore e tocchi di luce. Popolano i suoi intricati racconti, creature maligne e figure grottesche.

Abile nell’uso della luce e nella resa dei dettagli, ha saputo dare al mondo la sua unica interpretazione della realtà ancora avvolta del mistero.

Trittico di Santa Liberata dopo il restauro, Bosch
Trittico di Santa Liberata dopo il restauro, Bosch
Visioni dell'aldilà, Bosch
Visioni dell’aldilà, Bosch

Ma perchè viene definito ”visionario”? ”Cave! Cave! Deus videt! Attento! Attento! Dio vede!” diceva Bosch. Non vuole forse regalarci quella universale consapevolezza del male per poi avvicinarci al bene?

Spesso l’uomo tende a sfuggire dall’ammissione del peccato, del male, così invece avvicinandosi. Bosch invece aveva compreso che era giusto rappresentarlo, per capire da vicino come e perché è spesso insito nella mente di tutti gli uomini.

Precursore del surrealismo, aveva già portato alla luce la complessa psiche dell’uomo, in continuo combattimento tra bene e male. Come il suo contemporaneo Leonardo da Vinci, ha subito capito come il mistero sia la chiave per spronare l’uomo a porsi continue domande e dubbi, per spingersi oltre se stesso.
Ed è questo in fondo che ci regala Bosch nella sua semplice grandiosità: ancora tante domande irrisolte non solo sulle sue opere, ma sui misteri della vita.

Un’occasione quella di Venezia, per osservare da vicino i percorsi lucidi ed immaginari della mente di Bosch e approdare magari, anche a quelli della propria.

Dettaglio creature , The_Garden of Earthly Delights- Bosch
Dettaglio creature , The_Garden of Earthly Delights- Bosch

INFORMAZIONI UTILI

“Trittico degli Eremiti” di Bosch restaurato, Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Da mercoledì 18 maggio 2016.

Indirizzo: Campo della Carità, 1050, 30123 Venezia
Orari:
Martedì 08:15–19:30
Mercoledì 08:15–19:30
Giovedì 08:15–19:30
Venerdì 08:15–19:30
Sabato 08:15–19:30
Domenica 08:15–19:30
Lunedì 08:15–14

Telefono: 041 520 0345

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