La casa d’aste genovese Wannenes ha scelto Milano per la prossima asta di arte moderna e contemporanea. La vendita si terrà il 9 giugno 2016 presso i Frigoriferi Milanesi. Abbiamo chiesto qualche anticipazione sull’asta a Massimo Vecchia, consulente della Maison che ha curato il catalogo insieme a Guido Vitali, capo dipartimento dell’Arte Moderna e Contemporanea di Wannenes.

 

Cosa ci racconti del catalogo della prossima asta?
È un catalogo totalmente rinnovato nella sua veste grafica ed eterogeneo nell’offerta di opere all’incanto. Le opere illustrate e corredate da testi critici ed esplicativi accompagnano il collezionista attraverso la storia dell’arte di tutto il XX secolo. Presentiamo opere che spaziano da una selezione di litografie di Claude Monet e William Thornley del 1890 (lotti 34-43) fino a una fotografia di Vanessa Beecroft del 1994 (lotto 166).

Dallo Spazialismo di Paolo Scheggi (lotto 59), Agostino Bonalumi (lotti 60, 61 e 133) e Turi Simeti (lotti 62,63,132 e173) alla pittura Informale che è ben rappresentata da una selezione di opere di Toti Scialoja (lotto 5), Achille Perilli (lotto 9), Lucio Del Pezzo (lotto 94), Nam June Paik (lotto 3 e 4), e da una splendida e materica Spirale di Roberto Crippa del 1953 dal cromatismo particolarmente acceso (lotto 102).

 

Presentiamo opere di arte astratta, come i rarissimi lavori degli anni ’30 di Attilio Alfieri (lotti 46-49) accanto a Mauro Reggiani (lotto 102). E ancora un olio di Marcello Baldessari del 1915 (lotto 96) e un ritratto di Giulio d’Anna del 1933 (lotto 97), Pino Pinelli (lotto 116) e Alberto Biasi (lotto 117). Da segnalare infine un’opera museale di Carol Rama del 1971 (lotto 118) accanto ad un acrilico su tela dal formato insolito ma altrettanto iconico, ovvero un rombo, di Kenneth Noland del 1963 (lotto 134), che completano ma non esauriscono il catalogo. Un catalogo tutto da sfogliare, elencare tutti gli artisti presenti è difficile…

Ci puoi spiegare la scelta della città di Milano come sede di vendita? Come avete optato per l’Open Care?
Milano rappresenta il centro pulsante e dinamico del mercato dell’arte moderna e contemporanea in Italia. Qui sono le principali Gallerie, Fondazioni, Musei, oltre ai grandi collezionisti, sempre più raffinati e selettivi, per non parlare della rinnovata e ben riuscita edizione di Miart. Per Wannenes, che da quasi dieci anni è un punto di riferimento in città con la sua sede di via Santa Marta, la scelta è stata più che naturale, come naturale è stato pensare ad Open Care – Frigoriferi Milanesi che rappresenta l’eccellenza per i servizi legati al mondo dell’arte.

Quali sono i top lot del catalogo?
Sicuramente il Kenneth Noland del 1963 che abbiamo scelto anche per la copertina del catalogo, l’Inter-ena-cubo giallo di Paolo Scheggi del 1969, il Baldessari del 1915 e il bronzo di Wildt del 1925, per non parlare della Carol Rama, artista in grande ascesa e molto richiesta dal mercato, come dimostra il World record price ottenuto da Wannenes nel 2015 a 80.600 euro.

 

L’opera con la storia più curiosa che hai reperito? E di quale sei più fiero?
Parto dalla seconda domanda, e senza dubbio posso sentirmi orgoglioso di poter mostrare il Kenneth Noland al pubblico che verrà a vederlo in esposizione dal 7 al 9 giugno presso Open Care. È un artista estremamente significativo per la storia dell’arte del XX secolo, presente nelle più prestigiose collezioni e nei più importanti musei del mondo, c’è altro da aggiungere? Invece, per rispondere alla tua prima domanda, è stata dura ma sono felice di essere riuscito a farmi affidare l’Inter-ena-cubo di Paolo Scheggi, gelosamente custodito in una collezione privata italiana, seppur esposto in una importante retrospettiva londinese, e pubblicato sul catalogo generale dell’artista di recente pubblicazione. È stato davvero difficile convincere il collezionista a privarsene, puoi immaginare…

 

Avete già riscontrato interesse per l’evento? Vi aspettate l’arrivo di nuovi collezionisti grazie alla trasferta meneghina?
L’interesse è alto e il catalogo ha riscosso un grande successo, proprio per la presenza di opere scelte ed eterogenee, che sono certo amplieranno ulteriormente il già grande parterre di collezionisti che ci seguono.

In catalogo c’è un nucleo di opere di Mario Schifano da una collezione romana. Cosa pensi del grande interesse di questi ultimi tempi per la Scuola di Piazza del Popolo?
Mario Schifano attendeva da tempo di poter essere affiancato, nei risultati delle vendite all’incanto oltre che nel rinnovato interesse collezionistico, da Tano Festa, Franco Angeli, Giosetta Fioroni e dagli altri artisti della Scuola di Piazza del Popolo. La Pop art italiana e le sue opere di grande qualità apparse recentemente sul mercato meritano una visibilità internazionale per troppo tempo negata, e mi auguro che anche altri artisti e movimenti italiani possano essere finalmente consacrati sullo scenario internazionale.

Da esperto del settore, cosa pensi dello stato di salute del mercato dell’arte italiana in generale? E di quello del settore dei moderni e contemporanei? Vi sono buone possibilità di investimento?
Penso che il mercato dell’arte in Italia goda di buona salute. Le fiere d’arte che aumentano di numero ogni anno e cercano di migliorare sempre la selezione delle gallerie partecipanti, sono il sintomo più evidente che gli italiani amano l’arte e soprattutto amano collezionarla. Il settore del moderno e del contemporaneo è in salute, anch’esso, e in crescita. Non potremmo spiegarci altrimenti i risultati che da anni tendono ad incrementare i fatturati delle case d’aste e il nascere di nuove realtà, commerciali ed espositive, legate all’arte. Per rispondere invece alla tua ultima domanda, mi auguro che un collezionista decida di acquistare un’opera d’arte per passione, e quindi in tal caso sì, ci sono ancora grandi possibilità d’investimento se guardiamo con attenzione a quegli artisti, ormai storicizzati ma già consacrati a loro tempo, che il mercato sta riscoprendo.

Chi compra da Wannenes? L’identikit del collezionista che si rivolge a voi
Wannenes ha sempre saputo intercettare i principali collezionisti italiani e internazionali, come testimoniano gli ottimi risultati ottenuti in questi anni. Il collezionista che si rivolge a noi è una persona informata che oltre all’iconicità vuole conoscere la storia delle provenienze e delle esposizioni che sempre di più determina il valore aggiunto di un’opera d’arte moderna e contemporanea.

Come si colloca questo catalogo in una prospettiva internazionale? Avete riscontrato interesse anche dall’estero?
All’interno del catalogo sono indubbiamente presenti opere che potrebbero naturalmente avere una destinazione europea e internazionale. Alcuni collezionisti stranieri ci stanno già scrivendo per avere ulteriori informazioni circa diversi lotti, il loro stato di conservazione e le modalità di partecipazione all’asta. Molti artisti italiani sono ancora sottostimati ma negli ultimi anni sono stati molto apprezzati dai collezionisti stranieri, ormai abituati a comprare direttamente anche in Italia, in asta e visitando le nostre fiere d’arte, e per questo rappresentano per loro un ottimo investimento. L’informazione globale rende il collezionista sempre più in grado di interagire in tempo reale con tutto il mondo, e questo rende la sua prospettiva sempre più ampia nei confini e nel contempo più mirata nella scelta estetica.

Avete inserito anche qualche fotografia, opere grafiche e multipli d’autore. Cosa ci puoi raccontare del mercato di questi settori?
Ho desiderato fin da subito poter inserire opere di fotografia, come ad esempio James Casebere (lotto 108 e 109)e Arnulf Rainer (lotto 106), Vanessa Beecroft (lot 166) ed Elisabetta Benassi (lot 169), e grafiche d’autore all’interno del catalogo, unitamente ad una nutrita serie di sculture. Volevo poter rappresentare al meglio tutte le declinazioni dell’arte moderna e contemporanea, per meglio soddisfare i collezionisti di differenti ma affini settori. Credo che il mercato della fotografia possa avere ancora ampi margini di crescita, mentre una nota dolente mi sento di doverla ammettere per quel che riguarda il mercato della grafica in Italia. Troppo a lungo sottostimata, se confrontato con il resto d’Europa e del mondo, nonostante ci siano stati artisti che proprio attraverso la grafica hanno raggiunto livelli di eccellenza.

Libere considerazioni
Sono molto soddisfatto per questo primo catalogo che ho contribuito a curare, in qualità di consulente, insieme a Guido Vitali, capo dipartimento dell’ Arte Moderna e Contemporanea di Wannenes. È stato molto stimolante e siamo sicuri che le opere selezionate saranno apprezzate dal pubblico che verrà a vederle e spero ad acquistare nella nostra prima asta milanese del 9 giugno ad Open Care.

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Wannenes casa d’aste
GENOVA
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2 | 16123
Tel. +39 010 2530097
Fax +39 010 25177670

08.00 – 12.00 | 14.00 – 18.00
08.00 – 12.00 | 13.00 – 17.00 dal 15 giugno al 15 settembre
wannenesgroup.com

 

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MILANO, 9 GIUGNO 2016
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ASTA a Milano
Frigoriferi Milanesi
Via Piranesi, 10

GIOVEDÌ 9 GIUGNO
Tornata Unica
ore 19.00 lotti 1 – 215

ESPOSIZIONE
MARTEDÌ 7 GIUGNO
ore 10-18
MERCOLEDÌ 8 GIUGNO
ore 10-18
GIOVEDÌ 9 GIUGNO
ore 10-18

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