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Terrae Motus: allestimento provvisorio alla Reggia di Caserta

A. Warhol, Fate presto, Caserta, Palazzo Reale, Collezione Terrae Motus. A. Warhol, Fate presto, Caserta, Palazzo Reale, Collezione Terrae Motus.
A. Warhol, Fate presto, Caserta, Palazzo Reale, Collezione Terrae Motus.
A. Warhol, Fate presto, Caserta, Palazzo Reale, Collezione Terrae Motus.

Mercoledì 1° giugno 2016 è stato presentata l’allestimento completo, anche se ancora provvisorio, della collezione Terrae Motus che il gallerista napoletano Lucio Amelio progettò e costituì progressivamente a partire dall’inizio degli anni ’80, chiamando a raccolta decine di artisti per dedicare un’opera che testimoniasse una reazione personale e collettiva al terremoto del 1980.

Lucio Amelio
Il gallerista Lucio Amelio, ideatore della collezione Terrae Motus

La collezione è composta di 72 opere, per lo più di grandi dimensioni, e assume rilievo internazionale per l’unità di tema e di tempo nonché per l’importanza degli artisti coinvolti. Nel 1993 fu affidata in legato da Amelio alla Reggia di Caserta, che assunse l’obbligo di esporla in maniera permanente e completa.

Ora, con la cessione al MiBACT da parte dell’Aeronautica e della Scuola di Amministrazione di notevoli spazi al piano nobile del complesso vanvitelliano, si può dare seguito al sogno del gallerista. La collezione viene infatti esposta per buona parte nella grande sala che, dietro la Cappella Palatina, segue gli appartamenti storici aperti al pubblico, e si configura dunque come il loro proseguimento nei nuovi territori della Reggia disponibili per l’arte e la cultura, che in futuro saranno destinati, oltre che a Terrae Motus, a spazi per mostre temporanee, laboratori d’arte e al nuovo centro congressi della Reggia.

Italia Porta
L. Fabro, Italia Porta, 1986, lamiera sagomata verniciata,
Caserta Palazzo Reale, collezione Terrae Motus

L’allestimento è provvisorio e permette di vedere tutte le opere senza attendere che sia completato il percorso “finanziamento/progetto/cantiere”, che richiederà almeno due anni. Ma non solo: la riconsegna immediata alla comunità della collezione farà sì che l’allestimento permanente e l’ordinamento finale delle opere venga elaborato nel vivo di un confronto critico aperto, trasparente e allargato, capace di coinvolgere anche il grande pubblico.

Quando aprirà il cantiere per realizzare la presentazione finale di Terrae Motus negli spazi restaurati, per un anno la collezione potrà essere esposta in alcune grandi capitali del mondo, contribuendo all’arricchimento della cultura figurativa internazionale e alla fama della Campania e dell’Italia nel mondo.

Keith Haring, Senza titolo, Terrae Motus, Reggia di Caserta
K.Haring, Senza Titolo, collezione Terrae Motus, Reggia di Caserta

Il nuovo allestimento è promosso dalla Reggia di Caserta con il supporto della Regione Campania, tramite Scabec e Fondazione Donnaregina, della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Caserta, della Confindustria di Caserta e di Ferrarelle.

L’esposizione apre al pubblico alle ore 15 dello stesso 1° giugno. Si accede con il biglietto della Reggia, senza alcuna maggiorazione. La collezione è aperta tutti i giorni tranne il martedì dalle 09.30 alle 17.30 e si accede dal percorso del piano nobile. Il 1° giugno gli appartamenti storici e Terrae Motus resteranno aperti fino alle 22.30, il biglietto per la sera è acquistabile dopo le ore 18 a 9 euro.

Informazioni utili

www.reggiadicaserta.beniculturali.it
www.facebook.com/reggiaufficiale

Segreteria-Ufficio Comunicazione
Reggia di Caserta
tel.0823-277545

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  • Qualche anno fa visitai la Reggia…..annoiato di seguire un gruppo di visitatori con guida…..seguii un mio percorso del piano nobile e accanto alle meraviglie degli ambienti. fui attratto da una sequenza di opere contemporanee dal titolo “Terrae Motus” a cura di Achille Bonito Oliva. Non c’era nessun visitatore, ci accompagnò una ragazza custode della mostra e studentessa dell’accademia Belle Arti di Napoli dove mi diplomai nel 1971 e argomento di discussione con la ragazza…Tra vari argomenti critici sulle opere esposte e sul nostro operare come artisti…alla fine facemmo una stessa considerazione e cioè che una simile collezione, dovuta alla sensibilità artistica di Amelio, doveva avere una sua più stabile collocazione……e…contemporaneamente facemmo la battuta “..se, se ne andasse l’Aeronautica troverebbe posto questa collezione unica per temi, soggetti, documentazione e partecipazione di grandi artisti per un avvenimento drammatico come il terremoto dell’80″…..battuta e auspicio che si è avverato con buona pace del bravissimo Lucio Amelio e dei tanti amanti dell’arte moderna dialetticamente dialogante con lo sfarzo e la meravigliosa Reggia. dopo un’ora e mezza e dopo aver visto anche il bagno personale della regina che Piero Angela in una sua trasmissione aveva fatto vedere mesi prima. Completammo la visita all’esterno fino al giardino all’inglese dove, causa il gran caldo, ci riposammo all’ombra di alberi secolari…..meraviglioso…..

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