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Galleria Fumagalli. Da Bergamo a Milano sulla via dell’Astrattismo

Castellani in mostra alla Galleria Fumagalli di Milano Castellani in mostra alla Galleria Fumagalli di Milano

Da Bergamo a Milano. Apre le sue porte al pubblico la Galleria Fumagalli, che inaugura la nuova sede con la mostra «Enrico Castellani, Robert Mangold, Robert Morris, Kenneth Noland. A personal view of Abstract painting and sculpture» – visibile fino al 10 settembre 2016. La storica galleria di Bergamo è stata fra le prime ad avere artisti come Castellani, Bonalumi e Uncini – oggi sul podio della critica e del mercato internazionale ma negli anni Novanta decisamente estranei ai più.

Nella sua nuova sede in Via Bonaventura dà il via ad una nuova stagione artistica, restando sempre fedele al suo programma storico sull’arte informale, sull’arte povera e sull’astratto. Questa prima mostra raccoglie nove lavori di quattro artisti. Due storici della galleria – Castellani e Mangold – e due nuovi, per un apertura verso il futuro – Morris e NolandI quattro artisti selezionati hanno operato secondo quattro tipi di astrattismo, apparentemente molto diversi e lontani nei linguaggi ma in realtà con molto in comune.

ENRICO CASTELLANI Superficie bianca, 2001 Acrilico su tela estroflessa, cm 180x180
ENRICO CASTELLANI
Superficie bianca, 2001
Acrilico su tela estroflessa, cm 180×180
ROBERT MANGOLD A triangle within two rectangles red, 1977 Acrilico e matita su tela, cm 127x178,6
ROBERT MANGOLD
A triangle within two rectangles red, 1977 Acrilico e matita su tela, cm 127×178,6

Enrico Castellani, per il processo e l’approccio, rappresenta il più concettuale. Per lui lo spazio non si limita alla tela ma ne varca i confini, deformandoli. La sua opera invade lo spazio circostante, indicandoci uno spazio mentale infinito che va oltre la tela. Le sue estroflessioni sono ritmiche e la sua poetica in espansione.

Robert Mangold è il più astratto. La durezza delle sue forme geometriche viene smorzata dal colore. Nell’opera del 1977 A triangle within two rectangles red, composta da linee dure ammorbidite dal color mattone, Mangold cerca di esprime il contenuto della sua arte attraverso una libera composizione di linee, forme e colori, senza imitare la realtà concreta in cui viviamo.

Kenneth Noland è il più minimalista. Esplora la forma ed esplora la geometria. La sua ricerca è incentrata sui fondamenti della pittura: linee, colore e forma della tela – esagonale per entrambe le opere esposte.

Robert Morris, invece, è il più morbido. Grazie al suo utilizzo del feltro si differenzia dagli altri 3 artisti aprendo una parentesi sull’arte povera.

L’intento di questa prima esposizione non è solo di legare la storia espositiva della galleria con proposte nuove ma di suggerire ai visitatori una nuova visione sull’astratto concettuale.

KENNETH NOLAND Acute Acrilico su tela, cm 246x163
KENNETH NOLAND
Acute
Acrilico su tela, cm 246×163
ROBERT MORRIS Untitled (grey felt) Feltro e anelli di metallo, cm 220x280
ROBERT MORRIS
Untitled (grey felt)
Feltro e anelli di metallo, cm 220×280
Castellani in mostra alla Galleria Fumagalli di Milano
Castellani in mostra alla Galleria Fumagalli di Milano

INFORMAZIONI UTILI

Enrico Castellani, Robert Mangold, Robert Morris, Kenneth Noland. A personal view of Abstract painting and sculpture

Fino al 10 settembre 2016

GALLERIA FUMAGALLI
Via Bonaventura Cavalieri 6
348 8905781
www.galleriafumagalli.com

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